“Sappiamo tutti che le sanzioni hanno un impatto sull’economia europea ma se vogliamo rispondere con strumenti economici a una invasione militare ci sta un costo. E se le sanzioni sono estese al gas ovviamente il costo aumenta. La situazione che fronteggiamo giustifica nuove misure. Per ora non le stiamo prendendo con un embargo sul gas dalla Russia ma per il futuro non è escluso”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin, il Consiglio dei Ministri delle finanze degli Stati membri.
L’eventuale decisione di allargare le sanzioni contro la Russia all’energia, e in particolare all’acquisto di gas da parte degli europei “è legata alla escalation, all’evoluzione delle atrocità in questa guerra”, ha precisato ancora Gentiloni. “La situazione giustifica nuove misure. Non stiamo decidendo ora sanzioni sul gas, petrolio e carbone russi”, ha ripetuto il commissario, ricordando poi, dopo la fine della conferenza stampa, che “il pacchetto a cui stavamo lavorando finora non comprendeva misure sull’energia, si trattava soprattutto si misure per evitare le lacune nell’applicazione” e l’aggiramento delle sanzioni già prese. Ma “avremo ulteriori discussioni e decisioni”; le sanzioni sulle importazioni energetiche, quindi, “non sono per domani”, ma “non so” se ve ne saranno in futuro, ha concluso Gentiloni.