GUARDIA DI FINANZA NEGLI UFFICI DI POSTE ITALIANE: 40 mila euro rubati ai clienti | Cosa sta accadendo in questo momento
Guardia di Finanza (LaPresse) Ilfogliettone
È caos per Poste Italiane e alcune situazioni che hanno allertato la Guardia di Finanza che è subito intervenuta. Cosa è successo.
Poste Italiane, nata nel 1862 come Regie Poste, aveva originariamente il compito di gestire in monopolio i servizi postali e telegrafici per conto dello Stato. La sua missione primaria era garantire la comunicazione e il trasporto di corrispondenza, telegrammi e pacchi su tutto il territorio nazionale.
Nel corso dei decenni, si è evoluta, introducendo servizi come i conti correnti postali e i Buoni Postali Fruttiferi, ampliando così la sua offerta. L’evoluzione più significativa si è avuta negli ultimi anni. Oggi, l’azienda è un attore di primo piano non solo nel recapito e nella logistica, ma anche e soprattutto nel settore finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento.
Poste Italiane si è affermata come leader nel settore finanziario, offrendo una vasta gamma di prodotti e servizi bancari, assicurativi e di investimento. Vanta circa 36 milioni di clienti finanziari. La sua presenza capillare sul territorio, con oltre 12.700 uffici postali, consente di avere milioni di contatti con gli italiani ogni giorno.
Il fatturato di Poste Italiane ha raggiunto cifre record. Nel 2024, i ricavi di gruppo hanno toccato i 12,6 miliardi di euro, in crescita del 5,0% su base annua. L’utile netto, sempre nel 2024, è stato il più alto mai registrato, pari a 2,01 miliardi di euro.
Furto di denaro
In caso di furto di soldi dal conto corrente o postale, la legge italiana e le direttive europee stabiliscono un principio di responsabilità in capo alla banca o a Poste Italiane. Generalmente, l’istituto è tenuto a rimborsare il cliente per le somme sottratte a causa di operazioni non autorizzate.
Tuttavia, il rimborso non è automatico se viene dimostrato che il cliente ha agito con dolo o colpa grave, ovvero con un comportamento talmente incauto da aver agevolato la frode. Ad esempio, se un cliente fornisce consapevolmente PIN e password a terzi, o non adotta le minime precauzioni richieste per la custodia dei propri dati, potrebbe non ottenere il rimborso.
Forse dell’Ordine nell’ufficio postale
Una dipendente di Poste Italiane è stata sospesa dopo un’inchiesta per peculato: tra il 2024 e il 2025 avrebbe sottratto circa 40.000 euro dai conti e dalle Postepay di clienti, spesso anziani o vulnerabili, utilizzando documenti d’identità altrui e simulando transazioni non andate a buon fine.
Poste Italiane ha collaborato con la magistratura e avviato controlli interni, annunciando il totale risarcimento di tutti i clienti danneggiati. La misura cautelare del gip del Tribunale di Oristano ha bloccato l’operato dell’impiegata sarda, evidenziando come la frode, documentata anche mediante documenti falsificati e firme contraffatte, sia terminata con la sospensione e il sequestro del materiale.