I siciliani accendono un mutuo di un miliardo per pagare i debiti della Regione

23 aprile 2014

Adesso il mutuo di un miliardo si può fare. Il parlamento siciliano con 42 voti a favore, 16 contrari e 10 astenuti ha varato il ddl ‘Salva-imprese’. Un debito trentennale per i siciliani per poter pagare i debiti della Regione alle imprese. Previsto un tasso massimo del 2,5% che comportera’ un costo in termini di interessi quantificato in 27 milioni annui, rispetto ai 45 milioni della prima stesura del testo che prevedeva un tasso del 4,4%. Gli oneri finanziari dell’ operazione saranno coperti dalle addizionali Irap e Irpef, stimate per gli anni 2015 e 2016, in 330,51 milioni di euro. Tra quota d’interessi e quota capitale, la Regione paghera’ 47,7 milioni nel 2015 e altrettanti nell’anno successivo. Dal pagamento dei debiti verso le imprese, il governo Crocetta ha stimato maggiori entrate Iva, gia’ per quest’anno, pari a 40 milioni.

Secondo il governatore Crocetta, “questo provvedimento migliora ulteriormente i conti della Regione, favorisce lo sviluppo delle imprese alcune delle quali non venivano pagate da tre anni, e mette in circolo denaro”. Tuttavia, per il presidente della Regione, il voto trasversale al ddl “dimostra che bisogna sempre trovare convergenze in aula su atti concreti. “Adesso  – conclude – bisogna varare le variazioni di bilancio e il ddl sviluppo cui stiamo lavorando oltre al testo unico delle attivita’ produttive.

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L’Aula ha anche approvato due ordini del giorno che vedono come prima firmataria Claudia La Rocca M5S. Il primo punta a rendere effettiva l’applicazione dell’articolo 14 della legge regionale 11/2010 (misure relative alla trasparenza dei conti pubblici); il secondo punta a velocizzare, in sede di commissione paritetica Stato-regioni, la discussione relativa al mancato gettito Irpef da parte dello Stato, che provoca mancate entrate per quasi tre miliardi di Euro.

 

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