Il futuro della lotta ai superbatteri? Una “pillola di cacca” che fa miracoli

Nel Regno Unito si sta sperimentando un’arma insolita ma potenzialmente rivoluzionaria nella lotta contro i batteri antibiotico-resistenti: le cosiddette “pillole di cacca”. Non è uno scherzo, ma una terapia innovativa che utilizza capsule contenenti feci liofilizzate di donatori sani, ricche di batteri buoni, per combattere i pericolosi superbatteri che ogni anno uccidono un milione di persone nel mondo.

Il dottor Blair Merrick, che ha condotto la sperimentazione presso gli ospedali Guy’s e St Thomas di Londra, spiega con entusiasmo: “L’intestino è il più grande serbatoio di resistenza agli antibiotici negli esseri umani”. Ed è proprio lì che i superbatteri si annidano, pronti a scappare e causare infezioni gravi, come quelle del tratto urinario o del flusso sanguigno. “L’idea delle pillole di cacca non è così inverosimile come potrebbe sembrare”, sottolinea Merrick, ricordando che il trapianto fecale è già una pratica approvata per curare la diarrea grave causata dal Clostridium difficile.

Come funziona? Le feci, donate da persone sane e accuratamente analizzate per eliminare batteri nocivi, vengono trasformate in una polvere liofilizzata e racchiuse in capsule resistenti all’acidità dello stomaco. Una volta raggiunto l’intestino, il contenuto si libera e i batteri benefici iniziano a colonizzare l’ambiente, combattendo i superbatteri per cibo e spazio. “È come scatenare una guerra microbica”, spiega Merrick, “dove i batteri buoni possono liberare completamente l’organismo dai patogeni o ridurli a livelli che non causano problemi”.

I primi dati, raccolti su 41 pazienti, sono incoraggianti: le pillole sono ben tollerate e i batteri donatori rimangono nell’intestino almeno per un mese dopo la somministrazione. Ma non è solo una questione di eliminare i batteri cattivi. Lo studio ha mostrato che la flora batterica intestinale diventa più varia, un segno di buona salute che potrebbe rendere più difficile l’ingresso di nuovi batteri infettivi. “È davvero entusiasmante”, commenta Merrick, “c’è un vero cambiamento rispetto a vent’anni fa, quando si pensava che tutti i batteri fossero dannosi; oggi sappiamo che sono fondamentali per la nostra salute generale”.

Questa nuova frontiera della “batterioterapia” potrebbe rappresentare un punto di svolta nella lotta contro la crescente piaga dei superbatteri, riducendo la dipendenza dagli antibiotici e offrendo una soluzione più naturale e mirata. In un momento in cui la resistenza agli antibiotici è una delle maggiori minacce per la salute pubblica globale, le “pillole di cacca” potrebbero diventare un prezioso alleato nella battaglia contro infezioni spesso difficili da trattare.

Insomma, nonostante il nome possa suscitare qualche sorriso, la scienza dietro queste pillole è seria e promettente, e potrebbe presto cambiare per sempre il modo in cui affrontiamo le infezioni più ostinate.