Jabil licenzia 190 lavoratori, sciopero a oltranza

Jabil licenzia 190 lavoratori, sciopero a oltranza
21 maggio 2020

La multinazionale americana Jabil licenzia 190 lavoratori e i sindacati dei metalmeccanici proclamano lo sciopero a oltranza. Lo rendono noto Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm e Failms dopo l’incontro con la dirigenza della Jabil Italia di Marcianise (Caserta). L’azienda “ha comunicato che, rispetto alla procedura di licenziamento collettivo (350 esuberi), a oggi i lavoratori che hanno trovato ricollocazione o uscite incentivate sono 160, con un differenza di 190 lavoratori”. Il consiglio di amministrazione della Jabil Corporation ha deciso inoltre, “nonostante i nuovi decreti emanati del governo che prevedono il blocco dei licenziamenti collettivi e altre nove settimane di Cig Covid-19, di non proseguire con la cassa integrazione e di licenziare dal 25 maggio 190 lavoratori”.

“Licenziare 190 lavoratori durante una pandemia – dicono i sindacati – è una decisione intollerabile e illegale, un atteggiamento irresponsabile da parte della multinazionale statunitense. In piena emergenza sanitaria ed economica, infischiandosene dei decreti del governo che li vieta, e non rispettando gli impegni presi al ministero dello sviluppo economico, Jabil mette in mezzo alla strada 190 lavoratori con le loro famiglie, in un territorio già in grave difficoltà”.

“Da stasera – aggiungono Fim, Fiom, Uilm e Failms – è stato dichiarato uno sciopero a oltranza e metteremo in campo ulteriori forme di protesta e di mobilitazione in tutte le sedi istituzionali per tutelare e salvaguardare i lavoratori che tra quattro giorni saranno licenziati. A questo atto scellerato ci deve essere una pronta risposta e un intervento immediato del presidente del consiglio Conte, del ministro Patuanelli e di tutto il governo perchè non può essere permessa una decisione inaccettabile come questa, che può rappresentare un inammissibile precedente”.

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