Kyle Eastwood e Di Battista incantano il Torino Jazz Festival

4 maggio 2019

Un omaggio a Ennio Morricone, al cinema e ai maestri del jazz. E’ “Gran Torino”, la produzione originale del Torino Jazz Festival, nata dalla collaborazione tra il sassofonista Stefano Di Battista e Kyle Eastwood, primogenito dell’attore e regista Clint, autore delle colonne sonore dei film “Mistic River”, “Million Dollar Baby” e “Invictus”. Sul palco con loro Fabio Gorlier, al pianoforte, e Alessandro Minetto, alla batteria.

In una pausa delle prove abbiamo incontrato alle Ogr Kyle Eastwood che ci ha parlato della passione per il cinema e la musica, che gli hanno trasmesso i suoi genitori: “I miei genitori suonavano e la musica è ciò che amo di più. Ho recitato un po’ da ragazzo, ma è la musica la mia passione”. Un amore quello per il cinema che però non ha mai abbandonato: Kyle ha curato alcune colonne sonore dei film del padre. “Tra i compositori di colonne sonore Ennio Morricone è sicuramente il mio preferito. Ma ci sono diversi compositori e musicisti che amo. E non parlo solo di jazz. Spazio dalla musica classica al R&B”.

Se gli chiedi quanto è ingombrante chiamarsi Eastwood replica: “E stato sfidante, ma è stato anche un vantaggio”. E scherza: “Bisogna prendere le cose come vengono”. Vero mattatore della scena alle Ogr è stato Stefano Di Battista, che ci ha spiegato che il progetto “Gran Torino” si trasformerà in un tour. “Ci siamo concentrati molto sulla semplicità pur rimanendo in un contesto che ha una matrice jazzistica importante, per cui andiamo a prendere anche brani di Mingus e standard americani di un certo tipo, anche riarrangiati, senza perdere di vista l’originalità”. Insomma alle sue ultime battute il Torino Jazz festival ha sparato due pezzi da novanta, facendo un sold out anche la sera del derby della Mole. Pubblico in visibilio, con applausi a scena aperta.

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