Usa, la Fed trema sui dazi: inflazione in vista, ma Powell predica calma

Il presidente del consiglio della Federal Reserve Jerome Powell
“I dazi? Tutti, dalle previsioni ai blue chip, vedono un rischio inflazione”. Parola di Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve, intervenuto allo U.S. Monetary Policy Forum di New York, organizzato dalla University of Chicago Booth School of Business. Il messaggio è chiaro: se i dazi arriveranno, i prezzi potrebbero salire. Ma guai a correre troppo: “Non sappiamo ancora cosa accadrà”, ha frenato Powell.
Quando si parla di dazi, il mondo dell’economia sembra avere un’opinione piuttosto unanime: potrebbero far salire i prezzi. E ora, detto da Powell, i mercati entrano in fibrillazione. Durante il suo discorso, Powell ha messo in fila una serie di considerazioni che stanno tenendo banco tra analisti e investitori: se si guarda alle previsioni economiche, se si osservano gli indici dei blue chip, insomma, se si mette tutto nel contesto, l’effetto inflazionistico appare quasi inevitabile.
Ma non è il momento di tirare conclusioni affrettate, ha subito precisato il numero uno della Fed.
“Ricordiamocelo: non sappiamo ancora cosa succederà”, ha detto Powell, invitando tutti a tenere a freno gli entusiasmi e le speculazioni. Il punto è che, al momento, il quadro resta parecchio nebuloso. Non è chiaro quali settori o prodotti finiranno nel mirino dei dazi, né per quanto tempo queste misure resteranno in vigore o con quale intensità verranno applicate. “Siamo ancora in una fase di grande incertezza”, ha spiegato, sottolineando come ci sarà bisogno di tempo per vedere come si svilupperanno gli eventi.
Eppure, nonostante questa prudenza, Powell non ha nascosto che qualche effetto concreto è più che probabile. Se i dazi entreranno in scena, è facile immaginare una reazione a catena: gli esportatori dovranno fare i conti con nuove barriere, gli importatori vedranno lievitare i costi, i rivenditori potrebbero scaricare parte di queste spese sui prezzi al dettaglio. E alla fine, in una certa misura, toccherà anche ai consumatori metterci del loro. “È molto probabile che una parte di tutto questo trovi la sua strada e colpisca”, ha aggiunto Powell, con un tono che lascia spazio sia alla cautela che a una realistica previsione di ciò che potrebbe accadere.
Insomma, il dibattito sui dazi continua a tenere alta l’attenzione negli Stati Uniti come in Europa e non solo. In pratica, ogni paese cerca di capire come bilanciare la protezione della propria economia interna con il rischio di un aumento dei prezzi che potrebbe pesare sulle tasche degli propri cittadini. Per ora, Powell e la Federal Reserve scelgono la linea dell’attesa: osservare, analizzare e, soprattutto, non farsi cogliere impreparati da quello che verrà. Il messaggio finale? “Vedremo cosa sarà”. E il mercato, in ascolto, prende nota.