La Torcia di Tokyo 2020 arrivata in Giappone

La Torcia di Tokyo 2020 arrivata in Giappone
21 marzo 2020

La torcia olimpica di Tokyo2020 è sbarcata nella notte italiana nella base militare di Matsushima. Pochissime persone sul volo arrivato da Atene, dove ieri è avvenuta la consegna ufficiale della fiaccola, il cui percorso dovrebbe partire il 26 marzo dalla Prefettura di Fukushima. Predisposte severe restrizioni per il pubblico come misure di contenimento per l’emergenza coronavirus e hanno invitato le persone a non creare assembramenti, cosa che in Grecia ha portato alla cancellazione della staffetta dopo appena due giorni dall’accensione nell’antica Olimpia, cerimonia a porte chiuse come quella di consegna di ieri al Comitato di Tokyo2020.

Tedofori e staff saranno inoltre monitorati costantemente durante i 121 giorni di percorso della fiaccola, che il 24 luglio – pandemia permettendo – accenderà il tripode nello stadio olimpico della capitale giapponese. Intantro, non é stata fissata alcuna deadline su un possibile slittamento dei Giochi olimpici di Tokyo, in calendario dal 24 luglio al 9 agosto, ma anzi l’evento si sta preparando come da programma. Ad affermarlo é John Coates, uno dei membri piú influenti del Cio e presidente del comitato olimpico australiano, alla vigilia della due giorni di ‘consultazioní tra il Comitato Olimpico Internazionali e le federazioni in merito proprio alla ‘road to Tokyó diventata decisamente tortuosa per via della pandemia di Covid-19.

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Se alla fine di febbraio il suo collega canadese Dick Pound aveva sostenuto che una decisione sui Giochi sarebbe dovuta arrivare entro due-tre mesi, Coates, che presiede la Commissione di coordinamento di Tokyo2020, ha idee esattamente contrarie. “Il Cio non ha adottato nessuna delle date che Pound ha anticipato e credo che anche Dick abbia fatto marcia indietro – ha detto il numero uno dello sport – Tutto sta procedendo per l’apertura del 24 luglio. La scadenza indicata da Pound non è mai stata la posizione del Cio ma una sua idea. Mancano ancora quattro mesi”.

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe e il capo del Cio Thomas Bach hanno ripetutamente sostenuto che i preparativi per i Giochi dovrebbero continuare nonostante l’esplosione di casi di positività al nuovo coronavirus in tutto il mondo. Un rinvio o addirittura la cancellazione dei Giochi Olimpici non è all’ordine del giorno della conference call, bensì “uno scambio di informazioni” tra federazioni internazionali, comitati olimpici nazionali e atleti, con particolare focus sulle qualificazioni per Tokyo, molte delle quali annullate per l’emergenza sanitaria mondiale. “La difficoltá per coloro che si sono qualificati o che si qualificheranno è che non avranno più gare internazionali”, ha affermato Coates, che peró ha ammesso che portare gli atleti in Giappone sarebbe una sfida, visto il rischio di contagio di Covid-19.

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