L’Europa inizia l’addestramento della Guardia costiera libica. Mogherini: “Tappa importante”

L’Europa inizia l’addestramento della Guardia costiera libica. Mogherini: “Tappa importante”
27 ottobre 2016

L’Unione europea ha annunciato oggi l’inizio ufficiale della sua missione di addestramento della Guardia Costiera libica, formazione che dovrebbe contribuire a migliorare la lotta ai trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo centrale nell’ambito della missione navale Sophia. Il lancio dell’attività di addestramento è stato ufficializzato dall’Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini (foto), arrivando a una riunione della Nato a Bruxelles. L’Alleanza, d’altra parte, si è impegnata a rafforzare la propria cooperazione con l’Ue sulla crisi migratoria, fornendo alla missione Sophia supporto logistico e mezzi per l’attività di intelligence. “Lasciatemi dire, di sfuggita, che proprio oggi siamo sul punto di iniziare la formazione della Guardia costiera libica, una tappa molto importante”, ha detto Mogherini arrivando al vertice Nato di Bruxelles. Un primo gruppo di 78 membri della Guardia costiera libica sarà formata su due navi dell’Ue (Eunavfor Med) che partecipano all’operazione in acque internazionali al largo della Libia, secondo una dichiarazione dell’Unione. Fonti contattate dal Libya Observer avevano anticipato questa mattina che il personale libico era partito dal porto di Misurata per essere imbarcato sulla nave San Giorgio, della Marina militare italiana.

La formazione inizia con diverse settimane di ritardo sul programma originario, a causa delle difficoltà del governo di accordo nazionale libico guidato da Fayez al Sarraj di individuare e comunicare all’Ue una lista di candidati da addestrare: un’operazione avvenuta solo a inizio ottobre. L’addestramento, che dovrebbe essere completato nel corso dei prossimi tre mesi, prevede inizialmente nozioni di nautica di base e competenze specialistiche più avanzate, nonché un focus sui diritti umani e il diritto internazionale. Il programma, che in seguito vedrà attivamente coinvolti numerosi altri organismi quali Eubam Libia (EU Border Assistance Mission in Libya), Frontex e Nazioni Unite, sarà suddiviso in tre pacchetti: un addestramento in mare, uno a terra (in centri di addestramento dedicati di paesi membri dell`Unione Europea o in Libia) e, infine, a bordo di unità da pattugliamento della guardia costiera e della Marina libica. Decisa dai 28 Stati membri dell’Ue nel giugno 2015, dopo una serie di naufragi drammatici, ed entrata nella sua fase attiva nel mese di ottobre 2015, l’operazione Sophia – il cui comando risiede a Roma – ha contribuito all’arresto e al trasferimento alle autorità italiane di 96 trafficanti e alla neutralizzazione di 337 imbarcazioni. Inoltre, la missione europea ha consentito di salvare “più di 29.300 vite in oltre 200 operazioni di soccorso”. Più di 41.200 migranti sono stati salvati, complessivamente, se si includono le operazioni delle ong alle quali Sophia ha fornito il suo sostegno. “Entro due settimane” nel Mediterraneo e al largo delle coste libiche saranno schierati anche mezzi e uomini della Nato, in attività di supporto alle operazioni di Sophia. “Navi e aerei della Nato saranno nel Mediterraneo centrale pronti ad aiutare l’operazione Sophia, fornendo sorveglianza e sostegno logistico”, ha confermato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Nel quadro di questa operazione battezzata “Sea Guardian”, l’Italia e la Spagna forniranno mezzi aerei, così come Grecia e Turchia, che assicureranno anche due navi “dal 7 novembre”, ha precisato il leader della Nato, aggiungendo che “altri alleati forniranno un contributo”. (con fonte afp)

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