Mafia, sequestrati a Palermo beni per 28 milioni a imprenditore

22 dicembre 2014

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo ha sequestrato due societa’ operanti nel settore della vendita di autoveicoli, una societa’ immobiliare, tre abitazioni, sei fabbricati ad uso commerciale e due terreni in Palermo e provincia, disponibilita’ finanziarie, per un valore di oltre 28 milioni di euro, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Interessato dal sequestro e’ un imprenditore sessantaduenne originario di Villabate (Palermo), condannato nel 1998 dalla Corte di Appello di Palermo per concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso, perche’ ritenuto soggetto “a disposizione” della famiglia di Brancaccio-Corso dei Mille alla quale, nelle sua veste di commerciante di autoveicoli avrebbe procacciato, in passato, autovetture “pulite” da porre nella disponibilita’ di latitanti, curando inoltre il reperimento di luoghi sicuri per gli incontri degli “uomini d’onore”.

Il sequestro eseguito trae origine dalle indagini svolte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, che hanno rilevato un’evidente sproporzione tra i redditi dichiarati e le numerose acquisizioni patrimoniali e societarie effettuate nel tempo dal nucleo familiare dell’interessato. Dagli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle, e’ emerso che le disponibilita’ economiche che il sessantaduenne dichiarava non avrebbero permesso l’effettuazione dei numerosi investimenti realizzati, tanto da far supporre che il gruppo imprenditoriale sia stato finanziato, almeno in parte, con i proventi derivanti dall’attivita’ delittuosa.

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