“Mai più la guerra, la Chiesa ha bisogno di vocazioni”: il forte messaggio di Papa Leone XIV dal balcone di San Pietro

Durante la recita del Regina Caeli, il Pontefice ha rivolto appelli accorati per la pace in Ucraina e Gaza, incoraggiato i giovani a rispondere alla chiamata vocazionale e celebrato le mamme nel giorno della loro festa

Papa Leone XIV

Papa Leone XIV

Una domenica ricca di significato quella vissuta in piazza San Pietro, dove Papa Leone XIV ha guidato la tradizionale preghiera del Regina Caeli (la prima per il neo Pontefice), rivolgendosi ai fedeli con parole dense di spiritualità, gratitudine e profondo impegno civile. Dal balcone centrale della basilica, il Pontefice ha toccato alcuni dei temi più urgenti del nostro tempo: le vocazioni religiose, il ruolo delle comunità, il dramma delle guerre in corso e il valore universale della maternità.

Vocazioni: “La Chiesa ha bisogno di voi”

In occasione della 62ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, Papa Leone XIV ha aperto il suo messaggio con un invito forte e chiaro, rivolto in particolare alle nuove generazioni: “Oggi, fratelli e sorelle, ho la gioia di pregare con voi e con tutto il popolo di Dio per le vocazioni, specialmente per quelle al sacerdozio e alla vita religiosa; la Chiesa ne ha tanto bisogno”.

Il Pontefice ha sottolineato l’importanza del contesto comunitario nell’accompagnare i giovani nel discernimento vocazionale. “È fondamentale – ha spiegato – che i giovani e le giovani trovino nelle nostre comunità accoglienza, ascolto, incoraggiamento, e possano contare su modelli credibili di dedizione generosa a Dio e ai fratelli”.

Raccogliendo l’eredità spirituale del suo predecessore, Leone XIV ha richiamato il messaggio di papa Francesco per questa giornata: “Facciamo nostro l’invito ad accogliere e accompagnare i giovani nel loro cammino”. E ha aggiunto con forza: “Ai giovani dico: non abbiate paura, accettate l’invito della Chiesa e di Cristo Signore”.

Non sono mancati i ringraziamenti alle numerose bande musicali e gruppi artistici presenti in piazza San Pietro per il Giubileo degli spettacoli popolari. “Saluto con affetto tutti questi pellegrini e li ringrazio perché con la loro musica e le loro rappresentazioni allietano la festa, la festa di Cristo Buon Pastore”, ha dichiarato Leone XIV, riconoscendo l’importanza dell’arte e della cultura popolare come strumenti di evangelizzazione e gioia condivisa.

Appelli per la pace: “Porto nel cuore la sofferenza dell’Ucraina e di Gaza”

Il momento di preghiera si è caricato di significato politico e umanitario quando il Papa ha affrontato apertamente la questione dei conflitti globali. Denunciando ancora una volta lo scenario della “terza guerra mondiale a pezzi”, espressione già usata da Papa Francesco, Leone XIV ha lanciato un appello diretto ai potenti della Terra: “Mai più la guerra”.

Il Pontefice ha poi espresso la sua vicinanza al popolo ucraino: “Porto nel mio cuore la sofferenza dell’amato popolo ucraino; si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura; siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie”.

Un passaggio altrettanto commosso è stato dedicato alla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza: “Mi addolora profondamente quanto accade a Gaza: cessi immediatamente il fuoco, si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati tutti gli ostaggi”.

“Affido alla Regina della pace un accorato appello affinché lo presenti al Signore Gesù per ottenere il miracolo della pace”, ha concluso il Papa, consegnando il suo messaggio alla fede e alla speranza dei credenti.

Festa della mamma: “Un pensiero a tutte le madri”

Nella parte finale del suo intervento, Papa Leone XIV ha voluto ricordare la Festa della Mamma, celebrata in Italia e in molte parti del mondo: “Un caro saluto a tutte le mamme e una preghiera per loro. Buona festa!”. Un pensiero semplice ma sentito, che ha raccolto l’applauso caloroso dei fedeli in piazza.

Spiragli di dialogo: “Soddisfazione per il cessate il fuoco tra India e Pakistan”

Chiudendo il suo discorso, il Pontefice ha espresso “soddisfazione” per la notizia del cessate il fuoco tra India e Pakistan, auspicando che i prossimi negoziati possano portare a “un accordo duraturo e costruttivo”.

Insomma, nel suo intervento, Papa Leone XIV ha saputo intrecciare preghiera e diplomazia, vicinanza ai fedeli e attenzione ai grandi drammi del mondo. Dalla loggia di San Pietro è partito un messaggio che va ben oltre i confini della Chiesa: un richiamo alla responsabilità, alla solidarietà e alla speranza, in un tempo segnato da guerre, divisioni e incertezze.