Maltempo, in Germania e Belgio aumenta bilancio delle vittime

17 luglio 2021

In Germania è entrato in azione l’esercito per fronteggiare l’emergenza scattata con le inondazioni che hanno colpito la parte occidentale del Paese registrando almeno 150 vittime e migliaia di dispersi. Uno dei punti più critici è Erftstadt, a sud-ovest di Colonia, dove l’esercito sta cercando di liberare i veicoli bloccati sull’autostrada allagata usando anfibi e altri mezzi pesanti. Nella regione di Ahrweiler, a Bad Neuenahr, in Renania, intanto, i cittadini sono tutti al lavoro per ripulire le strade e le abitazioni dal fango nel tentativo di poter tornare a casa. In molte altre zone sono iniziati i lavori di bonifica e ricostruzione dopo le inondazioni mortali dei giorni scorsi, con un bilancio delle vittime senza precedenti e aumentato in Germania e Belgio.

Danni anche in Lussemburgo, nei Paesi Bassi o in Svizzera. In Belgio, sabato le autorità hanno riferito di 24 morti, quattro in più rispetto all’ultimo rapporto di ieri. Dal Reno-Westfalia Armin Laschet, considerato il successore della cancelliera Angela Merkel ha parlato di un “disastro di grandezza storica” e ha chiesto “di accelerare il ritmo” nella lotta contro cambiamento climatico. “Il Reno è abituato alle inondazioni, il problema più grande sono i piccoli fiumi, gli affluenti”, aveva affermato il presidente della regione tedesca del Nord Reno-Westfalia.

Questo maltempo è “senza dubbio” la conseguenza del cambiamento climatico, ha aggiunto Mark Rutte, primo ministro dei Paesi Bassi. Questo disastro “cambia la campagna elettorale”, riportando la questione clima al centro del dibattito, afferma il quotidiano Spiegel. Angela Merkel, di ritorno da una visita negli Stati Uniti, prevede di presenziare nei luoghi dell’alluvione. In Belgio il bilancio delle vittime è ancora provvisorio è “senza precedenti”, ha affermato il primo ministro Alexander de Croo, che per martedì ha dichiarato una giornata di lutto nazionale. De Croo e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sono oggi nelle regioni colpite.

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