Mancini: “Pensato anche all’addio ma la Nazionale è importante”

Mancini: “Pensato anche all’addio ma la Nazionale è importante”
Roberto Mancini
28 maggio 2022

L’Italia riparte dalle ceneri del mondiale perso. Lo fa con un maxicollegiale da quasi 50 giocatori che sarà la base per tentare l’avventura ai prossimi Europei (da campioni in carica) ed ai Mondiali del 2026. Gli azzurri il primo giugno saranno impegnati a Wembley nella finalissima contro l’Argentina, per poi disputare quattro gare di Nations League contro Germania (andata e ritorno), Ungheria e Inghilterra.

Mancini giudica lo stage “molto buono, abbiamo visto più di 50 giocatori e sono stati quasi tutti bravi, hanno un grande futuro davanti a loro. Spero abbiano la possibilità di giocare. Chi è rimasto qui non è perché è migliore di altri, ma perché abbiamo la possibilità di allenarli e valutarli ancora meglio”. E sarà ripetuto: “Quando ero ragazzo si faceva almeno una volta al mese, credo si possa fare anche ora. Abbiamo visto 52 ragazzi e alcuni non li conoscevamo. Alcuni sono bravi, com’è possibile che non giochino in Serie A?”. C’è ancora un bel clima attorno a questa Nazionale. “Nonostante quello che è accaduto i tifosi sono ancora attaccati a noi. Undici mesi fa abbiamo vinto in maniera strameritata un Europeo, è una squadra che ha regalato grandi emozioni”. Sul passato dice: Se guardiamo la questione tecnica avremmo già dovuto essere al Mondiale. Purtroppo hanno pesato alcuni episodi, ad esempio contro la Macedonia ci sono stati tanti episodi negativi. La nostra è una squadra giovane, non è un problema di riconoscenza”.

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E rivela di aver pensato all’addio: “A volte si può pensare. Ma poi la Nazionale è così importante e la gioia è stata così importante che vale la pena aspettare. Quando si vince con la Nazionale è qualcosa di totalmente differente, poi nella vita mai dire mai”. Contro l’Argentina ed in Nations League ci si aspetta turnover: “Qualcuno dopo la partita in Inghilterra andrà a riposarsi e alcuni ragazzi andranno nelle varie Under. Quattro anni fa abbiamo messo insieme una squadra e l’abbiamo fatta giocare bene, si può fare anche adesso. In Nations League il nostro è il girone più difficile. Inghilterra e Germania sono forti, l’Ungheria è allenata da un CT italiano e sarà difficile da affrontare”. Non proverà a convincere Chiellini, “ha fatto la sua scelta”, né si aspetta altri addii, “Nessuno ha l’età di Giorgio”. Di Lorenzo e Spinazzola sono pronti. Infine un ringraziamento alla Roma: “E’ una vittoria molto importante per il calcio italiano e per la nazionale, perché così i giocatori sono impegnati in partite importanti. Chiaro, rispetto a chi gioca la Champions la distanza è ancora tanta”.

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