Maxitruffa da 2 milioni all’Enel: arrestate 3 donne a Palermo

15 maggio 2015

Tre donne sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Palermo nell’ambito della stessa inchiesta che lo scorso 6 maggio portò alla scoperta di una maxitruffa all’Enel. Dopo il fermo di Nicolò Regina, 32enne di Castelvetrano e Alessandro Ingarra 29enne di Vigevano, considerati da anni al vertice del gruppo criminale, gli arresti domiciliari sono scattati per la madre, la sorella e la moglie di Regina. Le tre donne, da quanto emerso nel corso delle indagini, erano parte attiva dell’organizzazione e si occupavano, sotto la direzione di Nicolò Regina, della gestione degli affari illeciti dell’organizzazione. Da Tenerife, dove vivevano alcuni componenti di vertice della bada, venivano impartite le disposizioni agli altri membri del clan.

Nell’ambito dello stesso provvedimento, il gip ha confermato, per Nicolò Regina, la custodia cautelare in carcere ordinando, contestualmente, il sequestro di tre conti correnti utilizzati dall’organizzazione criminale per la realizzazione delle truffe. L’operazione delle Fiamme gialle di Palermo, che ha portato finora all’arresto di cinque persone, ha tratto origine da una denuncia presentata agli investigatori, lo scorso anno, da Enel Servizio Elettrico s.p.a. Le successive indagini, infatti, hanno condotto alla scoperta di un’ingente frode da due milioni di euro. Il meccanismo, basato su un articolato sistema di volture, ha consentito al sodalizio criminale di mantenere in funzione i contatori che continuavano ad erogare energia, pur non vedendosi l’ENEL pagato il corrispettivo per le forniture.

Leggi anche:
Accordo Russia-Ucraina: 48 bambini sfollati per la guerra tornano a casa
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti