Mia Martini moriva 25 anni fa, trovata senza vita nella sua casa

Mia Martini moriva 25 anni fa, trovata senza vita nella sua casa
Mia Martini
13 maggio 2020

Era il 14 maggio del 1995 quando Mia Martini veniva trovata senza vita a 47 anni, in una casa a Cardano al Campo, vicino a Busto Arsizio, dove si era trasferita da poco per stare vicina al padre Giuseppe Bertè. Era morta da due giorni ma nessuno se ne era accorto. Se ne andò in silenzio una delle più grandi artiste italiane. Stava preparando una nuova versione di “Luna rossa” per il Festival di Napoli allora presentato da Mike Bongiorno che stava ascoltando. Nata a Bagnara Calabra il 20 settembre del 1947, si trasferì con la famiglia e la sorella Loredana, di tre anni più piccola, ad Ancona.

Comincia a cantare giovanissima, ma il successo arriva negli Anni 70 con brani storici come “Piccolo Uomo” e “Minuetto” che le fanno vincere il Festivalbar nel ’72 e ’73. Canta all’Olympia di Parigi con Charles Aznavour che si innamora perdutamente della sua voce. “E’ nata una stella”, titola in prima pagina “Le Figaro”. Negli Anni 80 regala canzoni indimenticabili come “E non finisce mica il cielo”, il brano scritto per lei da Ivano Fossati, unico grande amore della sua vita che pur non vincendo il Festival conquista il Premio della Critica costituito apposta per lei. Cominciano le maldicenze dopo la morte in un incidente stradale di un musicista della sua band. “Meglio non farla lavorare”. Comincia così la parabola discendente. Mia non viene più invitata nelle manifestazioni canore e in tv perché la sua presenza non è gradita dagli addetti ai lavori e dagli altri colleghi. Dopo la bocciatura di “Spaccami il cuore” di Paolo Conte Mia Martini pensa di farsi da parte. Lunghi anni di silenzio in cui finisce la storia con Fossati e ritrova invece l’amore del padre Giuseppe. Il silenzio dura fino al 1989.

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L’anno del grande ritorno sulle scene. Che non fu facile. “Almeno tu nell’universo” era chiuso nel cassetto da 20 anni, ma Mimì non lo voleva cantare. Il pubblico di Sanremo impazzisce per la sua interpretazione, mentre Renato Zero la scorta e la protegge, seduto in prima fila c’è Adriano Celentano che si alza in piedi e non smette di applaudirla. Non vince, conquista di nuovo il Premio della Critica, il pubblico la acclama. Sono gli anni de “La nevicata del 56” nel 1990 scritta da Franco Califano (autore anche di “Minuetto”) fino al famoso 1992 con “Gli uomini non cambiano” in cui sfiora la vittoria. Torna il successo. Si ritrova con la sorella, che aveva tentato il suicidio. Ma nel 1995, il 12 maggio, Mia chiama più volte la sorella. La Bertè non risponde. Due giorni dopo, alle 14, a “Domenica In” dalla voce rotta dalle lacrime di Mara Venier scopre che la sorella è morta. Da allora Loredana non ha più voluto un telefono.

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