Migranti, Cdm impugna legge Liguria su assegnazione case popolari

28 luglio 2017

Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge regionale della Liguria che modifica i criteri per l’assegnazione delle case popolari, dando priorità agli italiani in difficoltà, mentre gli stranieri dovranno dimostrare di vivere in Italia da almeno dieci anni. Secondo il governo, la normativa regionale “contrasta con la normativa europea e viola l`art. 117, primo comma, della Costituzione”, quello che impone alla legislazione nazionale e regionale di rispettare i vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario. Il comunicato rilasciato al termine del Cdm spiega infatti che il Consiglio, su proposta del presidente Paolo Gentiloni, ha deciso di impugnare la legge della Regione Liguria n. 13 del 06/06/2017, recante Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2004, n. 10 (Norme per l`assegnazione e la gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e modifiche alla legge regionale 12 marzo 1998, n. 9 (Nuovo ordinamento degli enti operanti nel settore dell`edilizia pubblica e riordino delle attività di servizio all`edilizia residenziale ed ai lavori pubblici)) e alla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 38 (Organizzazione dell`intervento regionale nel settore abitativo), “in quanto una norma riguardante i requisiti per l`assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica contrasta con la normativa europea e viola l`art. 117, primo comma, della Costituzione.

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