Milan calcio, Montella: “Con Atalanta sfida per Europa”

Milan calcio, Montella: “Con Atalanta sfida per Europa”
17 dicembre 2016

Milan-Atalanta potrebbe essere etichettato come scontro diretto tra sorprese di questo campionato. Un vero e proprio rischio per la squadra di Montella, che dopo la sconfitta di Roma vuole ritrovare continuità e, possibilmente, i tre punti. Due formazioni giovani, sfrontate, ma non con gli stessi obiettivi. L’Atalanta di Gasperini ha aspettative opposte a quelle dei rossoneri, che comunque non si spingono oltre il terzo posto, almeno ufficialmente: “È una partita di alta classifica per l’Europa. L’Atalanta ha avuto un cammino da Champions League, complimenti a loro. È una bella sfida che arriva al momento giusto per entrambe e darà risposte a tutte e due le squadre.Veniamo entrambi da due sconfitte non meritate. L’Atalanta non meritava assolutamente di perdere, l’ho vista contro l’Udinese. Affrontiamo un avversario in salute, una di quelle squadre che corrono di meno statisticamente anche se non sembra perché sono molto organizzati”. Montella non vuole parlare di mercato, anche perché le prospettive non sono così rosee dopo lo slittamento del closing: “Penso a quello che ho e che devo fare. Penso di essere molto più invidiato di quanto io possa invidiare altri.Vedo poche squadre sopra di noi e tante dietro. Sono contento di quello che ho. Dipende cosa può e vuole fare la società”.

L’INCOGNITA Una vera incognita la volontà societaria, ecco perché Montella non vuole esporsi nemmeno di fronte ad alcuni nomi: “Badelj o Papu Gomez? Capisco la domanda ma non mi posso prestare a questo tipo di gioco. Io devo fare valutazioni di squadra e del singolo e quello che devo fare lo dico alla società. Tutte le altre competenze sul piano finanziario non mi competono”. Problema risolto, anche perché entrambi non partiranno dal primo minuto. Montella vuole sfruttare tutte le risorse a disposizione, per tirare un primo bilancio prima di Natale: “Sinceramente sono contento e orgoglioso. Però mi fermo li’. Non sono uno che si lusinga molto. Le aspettative aumentano, Le soddisfazioni degli allenatori sono sempre figlie di come riescono a seguirti e dalle qualità dei giocatori. Ho trovato terreno fertile perché mi stanno dando una grossa mano ai calciatori e c’è una società strutturata. Ho trovato un ambiente ideale. Cerco sempre di migliorare”. Un ambiente e una società che non necessariamente cambieranno nel 2017. Meglio pensare al campo e anche al recente passato, come la sconfitta di Roma: “Quella partita mi ha detto che la squadra e’ consapevole e che sta crescendo come gruppo anche nella convinzione nonostante la partita di alta classifica. Non in termini di maturità rispetto al livello richiesto per quella partita, perché la Roma ha vinto la gara grazie alla maggiore maturità. Se avessimo avuto la stessa consapevolezza contro l’Inter l’avremmo vinta”. L’importante è restare concentrati soprattutto sulla partita di domani, e non la finale di Supercoppa di Doha contro la Juventus: “Basta parlare solo della partita con l’Atalanta. È una partita che può farci finire in terza posizione in classifica il 17 dicembre”.

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