Ministero ‘cassa’ Bufalino, Sciascia e … M5S in campo

21 agosto 2014

Bufalino, Quasimodo, perfino Sciascia. Agli studenti dell’era 2.0 di questi autori potrebbe non risultare alcuna traccia. E con loro di tanti altri scrittori e poeti meridionali del ‘900 di notevole spessore, cancellati dalle indicazioni curriculari e dai programmi ministeriali. A cassarli nel 2010 fu una commissione di studio nominata dall’ex ministro Gelmini, che, evidentemente, ha ritenuto non fondamentali questi autori ed altri come Vittorini, Rea, Deledda, Serao, con gravi ripercussioni sul piano culturale.

A cercare di risolvere la novella questione meridionale che offre una versione distorta del patrimonio letterario italiano e che rischia di aprire la forbice Nord-Sud anche sul piano culturale è arrivata nei giorni scorsi una risoluzione del Movimento 5 Stelle (prima firmataria Maria Marzana) alla commissione cultura della Camera.
“Le dichiarazioni del nuovo ministro dell’istruzione Giannini e la presenza tra le tracce della prova di italiano dell’esame di maturità di quest’anno dei premi nobel Salvatore Quasimodo e Grazia Deledda – afferma Marzana – fanno intendere che si vorrebbe compiere una retromarcia, ci auguriamo quindi che la nostra risoluzione sia discussa e attuata al più presto risolvendo, almeno nella letteratura, l’annosa questione meridionale”.

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