Motomondiale Gp Giappone: Rossi e Lorenzo giù, Marquez campione

Motomondiale Gp Giappone: Rossi e Lorenzo giù, Marquez campione
16 ottobre 2016

Marc Marquez anticipa i tempi, con 273 punti diventa irraggiungibile e si laurea campione del mondo con tre gare d’anticipo. Un titolo strameritato e ottenuto in Giappone grazie alle cadute di entrambi gli avversari diretti, ovvero Valentino Rossi e Yorge Lorenzo, entrambi costretti al ritiro. Il “dottore termina al sesto giro con una scivolata alla curva dieci. Il nove volte campione perde l’anteriore e finisce nella ghiaia. Si rialza e torna ai box per cambiare la moto per poi ritirarsi. Per Lorenzo scivolata in curva 9. È questo il Marquez che vogliamo vedere, quello che in pista fa ciò che vuole con le due ruote, senza polemiche e senza correre per gli altri ma per se stesso. Che Marquez fosse un autentico campione del resto lo si era capito già dal suo esordio in Moto3 e siamo arrivati già al quinto titolo in carriera, il terzo nella classeregina. Marquez quest’anno è andato in crescendo, ha saputo anche gestire meglio i momenti cruciali rispetto al passato e alla fine ha avuto anche “culo” come lui stesso ha scherzato in italiano a fine gara per chiudere i conti. Le uscite di scena delle due Yamaha a Motegi spiana la strada al secondo posto di Andrea Dovizioso: buona la gara dell’italiano della Ducati, protagonista di una buona partenza e di un bel duello con Valentino. Il “dovi”, al quarto podio stagionale, dà comunque l’impressione di avere la velocità giusta per arrivare lontano e anche senza la caduta probabilmente avrebbe potuto riprendere lo stesso Lorenzo.

Sul gradino più basso del podio l’ottimo Maverick Vinales, protagonista di una bella lotta con il compagno di squadra Aleix Espargaro, un risultato da condividere con tutta la Suzuki La partenza dalla settima posizione certamente non lo agevola e deve faticare per prendere il ritmo, ma con il passare dei giri e con una gara intelligente si gioca bene le sue chance. Fuori dal podio Aleix Espargaro, quarto con l’altra Suzuki, quindi Cal Crutchlow (Lcr Honda) e Pol Espargaro (Yamaha tech3). Settimo Alvaro Bautista (Aprilia Racing) davanti al nostro Danilo Petrucci (Octo Pramac Ducati). Chiusa la corsa al titolo ci sarà da assegnare il secondo posto che resta una sfida interna al box Yamaha: Valentino Rossi ha 196 punti, mentre Lorenzo 182, la sfida è ancora aperta. Una gara a cui non ha potuto prendere parte Dani Pedrosa (Repsol Honda) vittima di un disarcionamento il venerdì che gli ha procurato la multi frattura della clavicola destra. Il suo rientro probabilmente a Valencia. Hector Barbera (Avintia Racing) con i colori del Ducati Team ha sostituto Andrea Iannone, ancora fuori per problemi alla vertebra infortunata a Misano. Thomas Luthi, del team Garage Plus, vince nella classe Moto2. L’elvetico precede Johann Zarco. Il leader della classifica iridata e pilota Ajo Motorsport conquista una fondamentale piazza d’onore e beneficia delle cadute degli avversari diretti nella corsa al titolo, Alex Rins (Paginas Amarillas HP 40) finisce nella ghiaia dopo tre curve mentre la corsa di Sam Lowes (Federal Oil Gresini) cade al secondo giro. Terzo un competitivo Franco Morbidelli, Estrella Galicia 0,0. Sesto e settimo posto per Simone Corsi (Speed Up Racing) e Mattia Pasini (Italtrans Racing Team).In moto3 primo successo 2016 per Enea Bastianini che riesce ad avere la meglio nel duello con Brad Binder. Il neo campione del mondo del team Red Bull KTM Ajo è battuto al fotofinish. Hiroki Ono, pilota di casa del team Honda è terzo ma gli viene inflitta la seconda panalità del fine settimana ed è squalificato perché sotto il peso minimo. Nicolò Bulega (Sky Team VR46), che era arrivato quarto sotto la bandiera a scacchi, guadagna pertanto il gradino più basso del podio.

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