Nodo Lazio irrompe su centrodestra, Pirozzi divide Fi-Fdi-Lega

Nodo Lazio irrompe su centrodestra, Pirozzi divide Fi-Fdi-Lega
Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi
10 novembre 2017

Chissà quale patto ci vorrà, dopo quello dell’arancina, per sciogliere il nuovo nodo che sta complicando la vita del centrodestra fresco fresco di vittoria in Sicilia: la candidatura a Governatore del Lazio. La decisione del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, di scendere in campo lungi dall’essere l’uovo di Colombo, ha finito per creare un po’ di tensione tra i tre partiti. Molte perplessità ci sarebbero in Forza Italia e anche in Fdi che avrebbe in mente altri candidati. Quel nome, però, piacerebbe parecchio al segretario del Carroccio, Matteo Salvini. L’impegno di tutti è quello di “concordare” una posizione con gli alleati per evitare “errori del passato”. Anche in quest’ottica ieri sera si era tentato di organizzare un incontro tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni – ci ha provato il coordinatore regionale azzurro, Claudio Fazzone – ma alla fine non se n’è fatto niente anche perché la leader di Fratelli d’Italia aveva in agenda una serie di impegni a Pescara. Il tema però resta lì e tutti hanno la consapevolezza che bisogna evitare che la questione resti in stand by troppo a lungo. Salvini dichiara apertamente: “A me piace Pirozzi”.

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Dalle parti di palazzo Grazioli sarebbero invece stati avanzati i nomi di due giornalisti: Nicola Porro o Paolo Liguori, mentre Fratelli d’Italia potrebbe puntare su Fabio Rampelli, attuale capogruppo alla Camera e braccio destro della Meloni. Pirozzi non nasconde di aver percepito un certo “nervosimo” per il suo annuncio. “Non nascondo la mia appartenenza alla destra, quindi – racconta a Radio Cusano campus – ho telefonato a Meloni, Salvini e Gianni Letta (perché non avevo il numero di Berlusconi), per annunciargli la mia candidatura, ma serenamente, col sorriso. Vedo un po’ di nervosismo diffuso, ma sarà il tempo brutto”. “A volte – aggiunge – il nervosismo è sintomo di debolezza. Io ho le spalle grosse. Io ho fatto la mia proposta, non è che ho chiuso agli altri. Non voglio che litighino per me”. Una delle ipotesi potrebbe essere quella di fare delle primarie: possibilità che si starebbe valutando all’interno della stessa Fi nonostante le storiche resistenze di Berlusconi. E proprio il leader azzurro ha deciso di nominare una commissione che avrà il compito di collaborare “con gli alleati del centrodestra per individuare i migliori candidati a presidente di Regione e a sindaco che siano espressione di tutta la coalizione”.

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