Taormina Film Festival, Deneuve: “Non sono una diva e non mi sono mai sentita tale”
Catherine Deneuve
“Non ho mai amato la parola diva. È come se fosse un sinonimo di capricciosa, egoista, e non lo trovo giusto”. Parola di Catherine Deneuve, l’icona del cinema francese che ha incantato generazioni di spettatori con il suo talento e la sua eleganza. L’attrice, ospite d’onore del 71esimo Taormina Film Festival, riceverà il Premio alla carriera in una serata evento al Teatro Antico, celebrando una vita dedicata all’arte e alla cinematografia.
Durante un’intervista rilasciata a margine della presentazione del suo ultimo film, “Spirit World – La Festa delle Lanterne”, diretto da Eric Khoo, Deneuve ha riflettuto sul significato di essere una figura pubblica e sull’importanza di mantenere un equilibrio tra vita privata e professionale. “Non c’è solo il cinema”, ha dichiarato con disarmante sincerità. “Io ad esempio ho una grande famiglia, ho avuto figli da giovane e non sono mai stata sola. Ho sempre avuto tante persone intorno: amici, parenti… Famiglia e arte sono conciliabili? Per me sì, è sempre stato così”.
Il nuovo film, che uscirà nelle sale italiane dal 26 giugno, è ambientato in Giappone e mette a confronto Oriente e Occidente, mondo terreno e ultraterreno. Una storia che pone domande profonde sull’aldilà, sulla connessione delle anime e su quanto sia giusto sacrificare gli affetti per il lavoro. “Bisogna prendersi il proprio tempo dopo un film – ha sottolineato l’attrice – la vita è anche altro”. A 81 anni, Catherine Deneuve si dice fortunata per la carriera che ha avuto e per i ruoli che ha interpretato. Ma se dovesse sceglierne uno che le sarebbe piaciuto avere, ha confessato: “Caterina La Grande. Sarebbe stato interessante per la sua personalità particolare, la sua cultura, il rapporto con gli uomini”.
L’attrice ha poi espresso il suo amore per il Giappone, Paese che la affascina profondamente: “Ne amo la cultura, i film, sono attratta dai paesi asiatici”. E quando si parla dell’Italia, il suo entusiasmo cresce ancora di più. “Adoro ogni cosa: la lingua, la gente, il Paese… Tranne la politica”, ha detto sorridendo. Tra i registi italiani che ammira maggiormente, ha citato Marco Bellocchio e Alice Rohrwacher : “Trovo i suoi film pieni di poesia”. Rivolgendosi alle giovani attrici di oggi, Deneuve ha offerto un consiglio semplice ma profondo: “Difficile sapere cosa accadrà in futuro, tra intelligenza artificiale e tecnologie. Le direi solo di fare ciò che le piace”.
Un legame speciale la unisce all’Italia, dove è venuta regolarmente nel corso degli anni, imparando anche la lingua. “Ho avuto la fortuna di apprendere l’italiano perché sono venuta molte volte, non grazie al padre di mia figlia (Marcello Mastroianni) che parlava benissimo francese”, ha scherzato. “Mi interessa la lingua, la gente, il Paese… Mi piace tutto dell’Italia, a parte la politica”.
In questa 71esima edizione del Taormina Film Festival, Catherine Deneuve sarà protagonista di una serata di gala al Teatro Antico, dove riceverà il Premio alla carriera , un riconoscimento che celebra non solo la sua straordinaria filmografia, ma anche la sua umanità e la sua capacità di restare sempre autentica, lontana dalle etichette di diva che lei stessa rifiuta. Come sempre, Deneuve riesce a incantare non solo con la sua arte, ma anche con la sua saggezza e la sua disarmante modestia. Una vera icona, dentro e fuori dallo schermo.