Numero morti +41% a marzo, in 48 comuni decuplicato

Numero morti +41% a marzo, in 48 comuni decuplicato
28 aprile 2020

Il totale dei decessi tra il 1 marzo e il 4 di aprile del 2020 è stato superiore del 41% rispetto a quanto osservato per lo stesso periodo del 2019 (62.667, quando erano 44.583 nel 2019) con punte di morti decuplicate in 48 comuni. E’ quanto ha segnalato l’Istat sulla base di un primo esame su 5.069 comuni nel corso di un’audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sul Def.

La crescita dei decessi sale al 44% tra gli ultra65enni, a fronte dell`11% per il complesso delle restanti età, con un divario che penalizza pesantemente la componente maschile: +56% tra gli uomini con almeno 65 anni e +34% tra le donne nella stessa fascia d`età. Tra i comuni esaminati dall’Istat, ha spiegato il direttore del Dipartimento per la produzione statistica, Roberto Monducci, c’è “un folto gruppo (48 casi) in cui la frequenza di morti si è accresciuta di almeno dieci volte rispetto al valore dello scorso anno, e se ne riscontrano molti altri (140 casi) in cui tale frequenza è stata di almeno cinque volte superiore”.

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