Nuoto: Pellegrini in finale nei 200 sl, Scozzoli non stecca

Nuoto: Pellegrini in finale nei 200 sl, Scozzoli non stecca
7 dicembre 2016

Al via la tredicesima edizione dei Mondiali in vasca corta, in programma fino a domenica 11 dicembre al WFCU di Windsor in Canada. In vasca oltre mille atleti in rappresentanza di 175 nazioni. Centra l’ingresso in finale Federica Pellegrini che nuota in 1’54″10 (26″92, 55″94, 1’25″09) i “suoi” 200 stile libero entrando col terzo crono. “Sto bene e il tempo mi soddisfa – racconta la 28enne di Spinea, che parte alla caccia della sua quarantacinquesima medaglia internazionale tra Europei, Mondiali ed Olimpiadi – stasera spero di abbassarlo. Contro Katinka (Hosszu ndr) sara’ una battaglia”. Guida il gruppo la Lady di ferro ungherese Hosszu, primo crono mondiale dell’anno (1’52″08), e che qui chiude in 1’53″07. Dietro la sorpresa statunitense Mallory Elizabeth Comerford, classe 1997, che tocca davanti alla Pellegrini in 1’53″71. L’allieva di Matteo Giunta, che quest’anno ha il quarto crono mondiale con 1’53″35, parte alla caccia dell’unico titolo che le manca, ovvero quello iridato in corta. Nel suo palmares un argento e tre bronzi nella storia di questa manifestazione. Entra in semifinale col decimo crono Martina Carraro nei 50 rana.

La ventitreenne genovese del Nuoto Club Azzurra ’91 chiude in 30″43, limando il vecchio personale di 30″48 del 2/12/2015 agli europei di Netanya, ed avvicinando il record italiano di Lisa Fissneider distante 4 centesimi.  “Sono contenta ed era giusto rompere il ghiaccio con una buona prestazione – esordisce l’azzurra, alla prima rassegna iridata in corta della carriera – rispetto alle mie avversarie pago un gap fisico, ma nei 50 mi diverto e stasera provero’ a centrare l’ingresso in finale”. Gli fa eco Fabio Scozzoli, tornato sulla scena iridata dopo due anni, che si prende la semifinale dei 100 rana col settimo crono d’ingresso in 57″70.Per il campione iridato nei 100 rana a Istanbul 2012, che si allena ad Imola con Cesare Casella, un rientro soft con prospettive concrete di miglioramento: “Ho faticato un po’ e questo e’ dovuto un po’ dal fuso che si fa ancora sentire – dichiara l’atleta di Esercito e Imolanuoto – sono passato lento e poi ho provato a sciogliermi. Stasera dovro’ migliorarmi e fare un passo vanti concreto per la finale”. Gabriele Detti, doppio bronzo olimpico nei 400 e 1500 stile libero, fallisce ancora l’ingresso in una finale iridata in corta che non l’ha mai visto protagonista nelle due precedenti edizioni cui ha preso parte.

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Il 22enne livornese, allenato dallo zio Stefano Morini al Centro Federale di Ostia, si presentava col settimo crono mondiale stagionale (3’40″90) e chiude dodicesimo in 3’42″58. Per entrare in finale serviva fare 3’40″87 dell’inglese Stephen Milne, che si qualifica con l’ultimo tempo utile. In testa il russo Aleksandr Krasnykh in 3’38″40. Per il primatista italiano della distanza, l’opportunita’ di rivincita sabato con le batterie dei 1500 stile libero, insieme al suo “gemello diverso” l’olimpionico Gregorio Paltrinieri. Esce con onore Giacomo Carini che nei 200 farfalla chiude tredicesimo col personale di 1’53″92 che e’ anche miglior prestazione italiana in tessuto. “Peccato son passato un po’ lento nei 100, perche’ avevo paura di morire nel finale – dichiara il piacentino allenato da Giovanni Pozzanibbio all’esordio iridato – la forza c’e’, ma la condizione non e’ al massimo. Ho rotto il ghiaccio adesso voglio far bene nei 100 farfalla”. Eliminata anche l’altra debuttante, Silvia Scalia, che paga un po’ l’emozione dell’esordio e chiude ventunesima i 100 dorso in 58″52. Per la ventunenne di Lecco allenata da Gianluca Belfiore ora la possibilita’ di rifarsi nei 50 dorso in programma venerdi’ 9 dicembre. Infine, la staffetta azzurra femminile 4×100 stile libero si qualifica per la finale: Ferraioli, Di Pietro, Pezzato e Pellegrini chiudono la propria batteria al secondo posto con il crono di 3’32″41, dietro alle padrone di casa del Canada, prime in 3’29″49.

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