Obesità infantile, in casi gravi chirurgia è soluzione

8 ottobre 2016

A un anno di distanza dall`intervento di gastroresezione, il loro peso corporeo è diminuito quasi del 30% riducendo drasticamente l`eccesso ponderale, la steatoepatite non alcolica (NASH) da cui erano affetti è scomparsa e con essa, nel 90% dei casi, è scomparso anche il fegato grasso (NAFLD). Sono i risultati incoraggianti del primo studio al mondo sugli effetti della chirurgia bariatrica sui minori, effettuato dai medici dell`Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Paediatrics. In Italia su circa 50.000 bambini di età compresa tra gli 8 e i 9 anni, quasi il 10% è obeso (di cui il 2% circa a livelli gravi) e il 21% in sovrappeso. In Occidente, la crescita dell’obesità ha portato a un drammatico aumento delle patologie ad essa legate come la steatosi epatica non alcolica (NAFLD) – comunemente fegato grasso – o la steatoepatite non alcolica (NASH), con danni correlati che possono essere anche molto gravi soprattutto se trasferiti fino all’età adulta (diabete, cirrosi epatica, sindrome metabolica, ipertensione, cardiopatie, retinopatie). L`approccio chirurgico in età pediatrica viene preso in considerazione nei casi più gravi. Lo studio portato avanti dai medici del Bambino Gesù ha coinvolto 93 bambini gravemente obesi di età compresa tra i 13 e i 17 anni, con diagnosi di steatoepatite non alcolica, che rappresenta un livello più avanzato e più grave di steatosi epatica.

Un gruppo di ragazzi (21%) è stato trattato con una resezione gastrica verticale laparoscopica, che consiste nella drastica riduzione del volume dello stomaco che viene trasformato in un tubulo di circa 100 ml di volume. Un altro gruppo (21%) è stato trattato con interventi sullo stile di vita e con un palloncino intragastrico, che viene fatto ingoiare o viene posizionato endoscopicamente nello stomaco e poi nel fondo dello stomaco per indurre il senso di sazietà e aiutare così il paziente a seguire una dieta più corretta. Sul restante 58% dei ragazzi si è intervenuti solamente agendo sugli stili di vita. A un anno dall`inizio del trattamento, i 20 ragazzi trattati con sleeve gastrectomy hanno fatto registrare una perdita media di peso del 28%, la scomparsa della steatoepatite e, nel 90% dei casi, anche del fegato grasso. Gli altri 20 bambini trattati con palloncino intragastrico e con interventi sullo stile di vita hanno fatto registrare una perdita di peso pari al 10%. Tra loro però, in 6 casi (23,7%) è ricomparsa la steatosi epatica mentre a 7 ragazzi (36,8%) è tornata la fibrosi epatica. Infine nei pazienti trattati solo con interventi mirati sullo stile di vita non si sono registrati miglioramenti significativi né nel calo ponderale (-0,3%) né per quanto riguarda i danni al fegato. I ragazzi trattati con sleeve gastrectomy hanno anche fatto registrare un netto miglioramento dell`ipertensione, della dislipidemia (valori alterati dei grassi ematici quali colesterolo, trigliceridi, ecc.) e dell`apnea del sonno.

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