Pac-Man compie 40 anni, il videogame che ha fatto storia

22 maggio 2020

Buon compleanno Pac-man. Il videogame simbolo degli anni Ottanta compie quaranta anni. Era il 22 maggio 1980 quando venne distribuito nelle sale giochi giapponesi. La genesi del videogioco della Namco è ormai storia. Pochi mesi prima l’autore di videogame Tohru Iwatani ebbe l’illuminazione a una cena, guardando una pizza da asporto alla quale mancava uno spicchio.

Da qui partì tutto: pack-man, occidentalizzazione dell’espressione nipponica pakupaku, ovvero “apire e chiudere la bocca”, è una creatura gialla, dalla forma stilizzata di un cerchio privato di uno spicchio, che deve mangiare puntini all’interno di un labirinto cercando di non essere acchiappato da dei fantasmi assassini. Un gioco semplice, dalla grafica basica tipica dei primi videogame dell’epoca che conquistò tutto il mondo. All’inizio, prima di vederlo negli anni in mille varianti diverse, si giocava nelle macchinette nei bar e nelle sale giochi. Bastava introdurre una semplice monetina per godersi l’esperienza bidimensionale di mangiare pixel in un labirinto.

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