Padre Georg denuncia: lobby ecclesiastici gay esiste ma non e’ forte

Padre Georg denuncia: lobby ecclesiastici gay esiste ma non e’ forte
6 aprile 2017

Quella degli ecclesiastici gay in Vaticano “non credo sia una lobby di potere. Questo e’ cento volte esagerato. Viene esagerata l’importanza attribuita a questa lobby gay”. Monsignor Georg Gaenswein ha risposto cosi’ al vaticanista di Mediaset Fabio Marchese Ragone che lo ha intervistato per il programma Matrix. “Sulla pedofilia – ha aggiunto Gaenswein – sappiamo che gia’ da cardinale prefetto della Congregazione per la dottrina della fede Ratzinger ha dovuto rispondere a questa grande sfida a nome di Giovanni Paolo II. E ha fatto un lavoro sincero e profondo continuato poi da Papa perche’ la questione pedofilia e’ esplosa dopo l’anno 2000 e non da’ pace sino a oggi”. Secondo il prefetto della Casa Pontificia e segretario personale del Papa Emerito, “sono state prese decisioni giuste, chiare e convincenti. Riguardo all’omosessualita’ o a correnti gay in Vaticano non e’ un’ossessione, ma una problematica alla quale e’ stata data la giusta attenzione e trovata la giusta risposta”.

I rapporti tra Francesco e Benedetto XVI? “sono molto cordiali, molto buoni. Ci sono visite e anche si scrivono e si sentono. E’ chiaro: Francesco e’ il Papa e il successore di Pietro. Benedetto XVI e’ stato il Papa, ha rinunciato. E lui si e’ ritirato, come ha detto, per pregare che vuol dire aiutare la Chiesa – ha proseguito monsignore – e il suo successore perche’ la Chiesa, come ha sottolineato sempre lui, non viene soltanto governata con le parole, ma anche con la preghiera e con la sofferenza. Quello che lui fa adesso”. “Non c’e’ nessun malinteso. Se ci sono interpretazioni diverse, qualche volta anche un po’ maliziose, questa e’ la vita, e’ il mondo, e’ la Chiesa. Non vedo – sottolinea ancora il presule rispondendo indirettamente anche ai quattro cardinali che contestano apertamente Bergoglio – nessuna confusione. Vedo qualche volta qualche nostalgia, qualche malinteso pero’ una confusione riguardo ai ruoli, su chi e’ il Papa, se ne abbiamo due, uno o uno e mezzo questa non lo percepisco”. In occasione dei 90 anni di Joseph Ratzinger, che ricorrono il prossimo 16 aprile, Benedetto XVI ha espresso il desiderio di non voler grandi celebrazioni. “Questi 90 anni – ha spiega don Georg – saranno festeggiati, moderatamente, seguendo lo stile bavarese. Non facciamo una festa grande, non vuole il Papa, ci saranno alcune visite, cioe’ un piccolo festeggiamento alla bavarese, questo si fa e questo e’ l’unico che ha accettato e poi chiaro gia’ arrivano tante lettere e poi quando arriva il giorno penso che ci saranno anche doni, ma e’ un festeggiamento molto moderato perche’ non vuole nessuna festa grande”.

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