Pedofilia, pronto a fuga con bimbo. Almeno 6 le vittime, l’orco è stato arrestato

Pedofilia, pronto a fuga con bimbo. Almeno 6 le vittime, l’orco è stato arrestato
3 febbraio 2017

Ossessionato e violento, adescava ragazzini, in alcuni casi parenti, sottoponendoli ad abusi. Con uno di loro era pronto a fuggire, portandolo via alla madre. L”orco’ e’ stato arrestato dalla Squadra mobile di Ragusa. Almeno sei le vittime accertate. Tutti maschi. L’indagine, coordinata dalle due Procure della Repubblica competenti, Ragusa e Catania, e’ stata avviata dalla polizia di Stato a seguito della segnalazione di un quindicenne che si era recato in una villa comunale insieme al suo cagnolino. Qui era stato oggetto di avance molto esplicite da parte del custode della villa. Impaurito ha immediatamente avvisato la famiglia e subito dopo insieme ai genitori ha presentato formale denuncia presso gli uffici della Squadra mobile. Dalle intercettazioni e dai pedinamenti quotidiani e’ emerso un quadro sempre piu’ pericoloso. L’uomo, contattava i minori ovunque, transitando per le vie frequentate dai piu’ piccoli, come scuole e luoghi di ritrovo. Molti ormai sapevano che quell’uomo era pericoloso pertanto non lo facevano avvicinare, altri invece, cedevano all’offerta del giro in scooter (da qui il nome dell’operazione).

LO SCOOTER “Se vieni con me ti faccio guidare il motorino” (per i piu’ grandi), oppure “vieni a fare un giro con me” (per i piu’ piccoli). Una volta sullo scooter palpeggiava i piccoli e quando trovava i piu’ fragili emotivamente andava oltre. Offriva ricariche telefoniche e piccole somme di denaro. Era particolarmente ossessionato da alcuni bambini, a lui legati da parentela, li cercava continuamente. Uno di loro voleva addirittura portarlo via in un luogo segreto, sottraendolo alla madre sua parente. Proprio per questa intenzione, la Squadra mobile ha predisposto un servizio notturno, bloccando il pedofilo che aveva convinto il piccolo a fuggire con lui. Considerata “la spiccata potenzialita’ offensiva dell’uomo”, il sostituto procuratore Marco Rota ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto che la polizia ha immediatamente eseguito. Subito dopo il fermo, il Gip di Ragusa ha convalidato la misura trasmettendo il fascicolo alla Procura della Repubblica di Catania competente per questi reati.

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LA SEGNALAZIONE Il magistrato del Tribunale etneo ha richiesto immediatamente l’incidente probatorio per cristallizzare quanto poche settimane prima raccontato dalle sei vittime agli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa. Ascoltate dai poliziotti della Sezione specializzata della Squadra mobile, hanno descritto nei minimi dettagli i gravissimi fatti – grazie anche all’aiuto di una psicologa – alcuni subiti per anni fin da quando erano piccolissimi. L’uomo e’ stato arrestato per adescamento di minore, violenza sessuale aggravata dall’aver commesso i fatti ai danni di minori di 10 anni e dal vincolo di parentela. Adesso si trova recluso nella sezione specializzata del carcere. “La polizia di Stato afferma il dirigente della Mobile di Ragusa Antonino Ciavola – grazie alla tempestiva segnalazione di un ragazzino adescato presso una villa comunale, ha permesso di porre fine alla vicenda. Fondamentale la collaborazione dei bambini e dei ragazzini; le loro dichiarazioni sono state rese con grande difficolta’ ma, aiutati dal personale specializzato, i giovanissimi hanno permesso di riscostruire ogni singolo fatto reato commesso”.

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