Piano shock per il Sud e basta con il reddito di cittadinanza, Carfagna presenta “Voce libera”

Piano shock per il Sud e basta con il reddito di cittadinanza, Carfagna presenta “Voce libera”
Mara Carfagna
20 dicembre 2019

“Sara’ un’avventura bellissima”. Mara Carfagna presenta cosi’, alla Camera di commercio di Roma, “Voce libera”, la sua nuova “creatura”: un’associazione di “uomini e donne di buona volonta’”, per chi, pur non volendo aderire a un partito politico, vuole impegnarsi per il ritorno a una politica piu’ seria e competente. Al primo atto di Vl la maggior parte dei riflettori erano puntati sul Professor Carlo Cottarelli, ex-commissario governativo alla spending review, che ha deciso di aderire al comitato scientifico, specificando pero’ che “non si tratta di una discesa in campo” di natura politica, ma di un semplice contributo di idee.

Ad ascoltare la vicepresidente della Camera diversi parlamentari di Forza Italia che hanno deciso di aderire all’associazione: Renata Polverini, Osvaldo Napoli, Massimo Mallegni, Andrea Cangini, Paolo Russo solo per citarne alcuni. Presente anche Gaetano Quagliariello e l’ex senatore Domenico Scilipoti che pero’ non ha nulla a che vedere con l’associazione e Stefano Parisi leader di Energie per l’Italia. La ‘neo’ associazione della vice presidente della Camera puo’ contare su nomi di peso anche nel comitato scientifico oltre che Cottarelli, come l’avvocato Alfonso Celotto, i professori Alberto Brambilla e Fabio Roversi Monaco. E tra le adesioni dell’ultima ora anche quella di Giuliano Urbani, tra i fondatori di Forza Italia. Ed e’ proprio su Fi e sul rapporto con Silvio Berlusconi che Carfagna tiene a sgombrare ancora una volta il campo dai dubbi: Voce Libera non e’ la premessa alla nascita di un partito, noi stiamo in Forza Italia “Berlusconi e’ il presidente del mio partito e non mi farete mai litigare con lui”. Anzi, a Berlsconi che bolla come “inutile”, la neo associazione, l’ex ministro replica: “L’ultima volta che mi dissero cosi’ fu per la legge sullo stalking, una delle cose di cui vado piu’ fiera”.

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“Ringrazio chi mi ha incoraggiato – ha detto la fondatrice di Vl – a partire dai miei colleghi parlamentari. Vogliamo ritornare alla competenza, il Paese ha bisogno di persone che conoscano i problemi del Paese. Voce libera – ha spiegato – nasce perche’ amiamo molto il nostro paese e non ci rassegniamo a vederlo in questo stato. Un Paese che non cresce, che non riesce a trattenere le sue energie migliori, non possiamo vedere la politica ridotta cosi’. Pensiamo che ci sia un pezzo di Italia che non si sente rappresentata nello scontro tra populismi, nella campagna elettorale permanente. C’e’ un’Italia che chiede serieta’ e noi gli vogliamo dare voce attraverso un’associazione, senza il bisogno di indossare una casacca e senza avere l’ansia delle elezioni. Non siamo degli influencer, siamo rappresentanti del Paese. Siamo ostaggio di una campagna elettorale permanente e l’Italia e’ stanca”. Inevitabile, quando la parola e’ passata ai cronisti presenti, il riferimento alle affermazioni di Silvio Berlusconi, che ha definito Vl “inutile e divisiva”: “Voce libera – ha detto – nasce non per dividere, ma per aggregare. Sono contenta, perche’ l’ultima volta che qualcuno mi ha detto che stavo facendo una cosa inutile e’ quando ho presentato una legge contro lo stalking, che e’ una legge di cui io vado fiera. Da oggi dimostreremo le nostre ambizioni e i nostri obiettivi”. Ai primi punti del “manifesto” di Vl, Carfagna ha messo no all’assistenzialismo, con un piano shock per il Sud e la bocciatura senza appello del reddito di cittadinanza, e una lotta al fisco oppressivo e allo “Stato imprenditore”, “non e’ lo strumento – ha detto Carfagna – per risolvere le crisi aziendali”.

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