Piazza Fontana, scontro Pd-FdI su Calabresi e Ordine Nuovo

Piazza Fontana, scontro Pd-FdI su Calabresi e Ordine Nuovo
11 dicembre 2019

Piazza Fontana “apri’ una nuova stagione che scosse la nostra Repubblica, allora terreno di scontro dei servizi segreti dell’Europa comunista, dove partiti, uomini ed intellettuali, e la storia lo ha dimostrato, erano finanziati e eterodiretti dall’Unione Sovietica”. Sono queste parole nell’Aula di Montecitorio del deputato Questore FdI, Edmondo Cirielli, a scatenare uno scontro con il Pd sui mandanti della strage della quale ricorre domani il 50esimo anniversario. E’ infatti il capogruppo dem in commissione Giustizia, Alfredo Bazoli – rivendicando di essere “figlio di una delle vittime dell’attentato fascista di Piazza della Loggia a Brescia” – a denunciare che “nella commemorazione della strage di Piazza Fontana in Aula alla Camera, il gruppo di Fratelli d’Italia riesce a omettere di ricordare la responsabilita’ del gruppo neofascista Ordine Nuovo, accertata dalle sentenze, e si limita a evocare i servizi segreti comunisti e Lotta Continua per l’omicidio Calabresi”. Il riferimento e’ il passaggio nell’intervento dove Cirielli osserva: “Anche per questo credo che vada ricordata la 18esima vittima di quella strage che e’ il commissario Luigi Calabresi, un servitore dello Stato assassinato dalle mani di Lotta Continua, organizzazione terroristica comunista, perche’ stava cercando di scoprire i mandanti e gli assassini della strage”. Bazoli conclude allora con durezza dicendo: “Mi vergogno profondamente per loro, per la loro disonesta’, per il loro disprezzo per la verita’ e, in fondo, per le vittime. Provo una grande rabbia”.

Nel suo intervento, Cirielli aveva spiegato che “il gruppo di Fratelli d’Italia, in occasione della commemorazione della strage di Piazza Fontana, vuole associare il proprio dolore a quello dei familiari delle vittime e dei discendenti. Riteniamo che, in questo momento, dovrebbe essere l’imperativo di tutte le forze politiche”. “Una strage terroristica impunita, dopo tanti anni, rappresenta una sconfitta per lo Stato. E, per questo, penso che il Parlamento debba chiedere scusa ai familiari per non aver saputo dare giustizia reale a questa immane tragedia ricordando alla sinistra, che ha cercato di strumentalizzare il loro dolore, che sono stati perfino condannati al pagamento delle spese processuali”, sono state sempre le parole dell’esponente FdI. “Sul piano politico, invece, non devono essere ripetuti gli errori del passato. Basta – ha detto ancora – con la strumentalizzazione a scopi politici contingenti di eventi cosi’ drammatici. L’Italia, che in quel periodo si iniziava a riprendere dalla sconfitta militare ma che aveva, a differenza di parte dell’Europa, conquistato la liberta’ e la democrazia, sperimentava un embrione di lotta terroristica intinta di sangue e tragedie”.

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