Più cinema e concerti, meno libri e giornali per italiani nel 2016

Più cinema e concerti, meno libri e giornali per italiani nel 2016
29 dicembre 2016

Più cinema, musei e concerti (non di musica classica), meno libri, radio e giornali, per gli italiani nel 2016. E’ quanto emerge dall’annuario statistico 2016 pubblicato dall’Istat. Nel 2016, il 66,3% della popolazione di 6 anni e oltre ha fruito di almeno uno spettacolo, un intrattenimento o una visita a musei e mostre. Tutte le forme di intrattenimento risultano in crescita ma ad aumentare di più sono gli spettatori al cinema, passati dal 49,7% del 2015 al 52,2%, e quelli che seguono concerti di musica diversa dalla classica, passati da 19,3% a 20,8%. I concerti di musica classica subiscono invece una diminuzione della quota di spettatori dal 9,7 all’8,3%. La televisione è sempre il medium più amato dagli italiani, la guarda il 92,2% della popolazione di 3 anni e più.

Il piccolo schermo attira spettatori in tutte le fasce di età, ma i più accaniti fruitori sono i giovanissimi di 6-14 anni e gli anziani di 65-74 anni, con quote che superano il 96%. L’ascolto della radio interessa invece il 53% della popolazione, in sensibile diminuzione dal 57,9% del 2015, anche se aumentano i fidelizzati, ossia coloro che la ascoltano tutti i giorni (da 55,4 a 59,7%). I programmi radiofonici hanno le maggiori audience fra le persone di 20-54 anni (oltre il 65%). L’abitudine alla lettura dei quotidiani (almeno una volta la settimana) riguarda poco più di quattro persone di 6 anni e più su dieci (43,9% ) nel 2016, dal 47,1% di un anno fa. Rimane invece pressoché stabile la quota di chi legge quotidiani 5 volte e più la settimana (35,4%). In calo anche la quota di lettori di libri, dal 42% del 2015 al 40,5% dell’anno in corso. Tra chi si dedica alla lettura, quasi la metà (45,1%) legge al massimo 3 libri nell’anno, mentre il 14,1% legge più di un libro al mese.Solo un italiano su quattro fa sport nel tempo libero Nel 2015, informa ancora l’Istat, i musei, i monumenti e le aree archeologiche statali aperti al pubblico sono 441, quattro in più sull’anno precedente. I visitatori hanno fatto registrare un deciso incremento, passando da quasi 41 milioni nel 2014 a oltre 43 milioni (+6,2%).

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