I pm di Potenza ascolteranno Boschi e Guidi. Renzi: portiamo Grillo in tribunale

I pm di Potenza ascolteranno Boschi e Guidi. Renzi: portiamo Grillo in tribunale
2 aprile 2016

di Maurizio Balistreri

I pm di Potenza ascolteranno il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, e il Ministro dimissionario dello Sviluppo economico, Federica Guidi sull’inchiesta del petrolio in Basilicata sul traffico illecito di rifiuti che ha portato all’arresto di 5 dipendenti del centro Eni di Viggiano, dove viene trattato il petrolio estratto in Val d’Agri. Secondo quanto si è appreso nel capoluogo lucano, i magistrati si recheranno a Roma per ascoltare Boschi e Guidi. Quest’ultima ha lasciato l’esecutivo dopo il suo compagno Gianluca Gemelli  – anche lui l’altro ieri si è dimesso da commissario di Confindustria Siracusa – è stato indagato. Sia Boschi che Guidi, che non risultano indagate, dovrebbero essere ascoltate come “persone informate dei fatti”. Ma intanto l’inchiesta si allarga. Secondo quanto riportano oggi i quotidiani La Repubblica (nella sua edizione cartacea) e il Corriere della Sera (sul suo sito web), anche il capo di Stato maggiore della Marina, l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, è indagato per traffico illecito di rifiuti nell’inchiesta di Potenza che ha già fatto dimettere l’ex ministro dello Sviluppo Federica Guidi.

Intanto, il premier ha anticipato di qualche ora la sua enews, facendo sapere che questa volta il Pd ha deciso di querelare in sede penale e civile Grillo che ha accusato il premier e la Boschi di essere “collusi”. Grillo ha detto che i due devono presentarsi dinanzi al Parlamento, “dire la verità sui favori alle banche, ai petrolieri e alle lobby e andarsene”. E Renzi non intende fargliela passare liscia al “pregiudicato” Beppe che ha detto “parole pesanti” che infangano chi governa il Paese. “Ho già detto al tesoriere del partito che non si faccia venire strane idee perché nessun centesimo andrà al partito nazionale: tutto il risarcimento danni sarà dedicato ai circoli del PD – assicura il segretario del Pd -. Alle feste dell’Unità. All’attività dei volontari e dei militanti. Noi possiamo sbagliare, come tutti. Possiamo scegliere strategie più o meno efficaci. Possiamo essere antipatici o arroganti. Ma noi siamo persone oneste. E chi mette in discussione la nostra onestà ne risponde nelle sedi opportune. Perché i militanti del PD non meritano gli insulti di un pregiudicato”.

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Il premier ha dato una stoccata anche al resto delle opposizioni: “La disponibilità immediata di Guidi ad un passo indietro ha gettato nel panico le varie opposizioni che a quel punto non sapendo che fare hanno iniziato ad urlare ancora piu’ forte chiedendo le dimissioni dell’intero governo, responsabile non si sa bene di cosa. E presentando l’ennesima mozione di sfiducia. Andremo in Parlamento, spero prima possibile. E ancora una volta il Parlamento potra’ mandarci a casa, se vorra’. Ma non credo succederà neanche stavolta”. In altre parole, “le opposizioni sanno perfettamente che l’unico modo per molti di loro di restare aggrappati a una poltrona comoda e ben pagata è che questa legislatura vada avanti: con la nuova legge elettorale e con le preferenze, molti di loro non rientrerebbero in Parlamento nemmeno con le gite scolastiche. E quando la nostra riforma costituzionale sarà finalmente legge e i posti da parlamentare diminuiranno in modo drastico, la stragrande maggioranza dei deputati delle opposizioni proveranno l’ebbrezza di tornare a lavorare, anziché pontificare tutti i giorni sulle agenzie di stampa”.

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