Referendum 2025: alle 12 affluenza al 7,42%, Sicilia e Calabria fanalino di coda
Alle ore 12 di domenica 8 giugno, l’affluenza ai cinque referendum su lavoro e cittadinanza si attesta al 7,4% degli aventi diritto, secondo i dati definitivi diffusi dal portale Eligendo del Ministero dell’Interno, con tutte le 61.591 sezioni scrutinate. Il dato, in leggero calo rispetto al passato, conferma una partecipazione finora contenuta e un quorum ancora lontano.
Le regioni più e meno partecipative
L’Emilia-Romagna guida la classifica dell’affluenza, con una percentuale del 10,93%, seguita dalla Toscana al 10,30%. In queste regioni, alcune province e città hanno registrato dati ancora superiori: a Bologna si è raggiunto il 14,3%, a Modena il 13,3% e a Reggio Emilia il 13%. In particolare, alcuni comuni del Reggiano, come Fabbrico (18,4%) e Cadiago (15,2%), si confermano tra i più attivi al voto.
Sul fronte opposto, Sicilia e Calabria fanno segnare le percentuali più basse, rispettivamente con il 4,47% e il 4,38%. Anche altre regioni del Sud, come la Campania (5,85%) e la Basilicata (5,41%), registrano un’affluenza inferiore alla media nazionale.
Il dato di quest’anno è inferiore rispetto a precedenti consultazioni referendarie: nel 2011, quando si votava su due giorni, alla stessa ora aveva votato l’11,6% degli aventi diritto, mentre nel 2022, per il referendum abrogativo sulla Giustizia, l’affluenza alle 12 fu del 6,7% circa.
I quesiti e la partecipazione
Gli italiani sono chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari che riguardano temi come il reintegro in caso di licenziamento illegittimo, i licenziamenti nelle piccole imprese, il precariato, la sicurezza sul lavoro e la cittadinanza italiana. Le schede hanno colori diversi in base al quesito, per facilitare la distinzione al momento del voto.
I seggi resteranno aperti fino alle 23 di oggi e riapriranno domani, lunedì 9 giugno, dalle 7 alle 15. I prossimi dati sull’affluenza sono attesi alle 19 e alle 23 di questa sera.
Il dato delle 12 conferma una partenza lenta per i referendum, soprattutto nelle regioni meridionali. Il raggiungimento del quorum, necessario per la validità della consultazione, appare al momento distante. L’attenzione si sposta ora sui prossimi rilevamenti e sull’eventuale crescita della partecipazione nelle ore e nei giorni successivi.