Regioni: Di Maio propone 4.500 navigator ma sarà caos uffici

Regioni: Di Maio propone 4.500 navigator ma sarà caos uffici
Cristina Grieco
5 marzo 2019

Sui navigator “la proposta che il ministro Di Maio ci ha fatto è sempre questa iniezione massiva non più di seimila ma di 4.500 navigator”. Lo ha detto la coordinatrice della commissione lavoro della Conferenza delle regioni, Cristina Grieco, nel corso di un’audizione alla Camera dei deputati sul decretone reddito-quota 100.

“Un esercito di persone precarie che entrerebbe nei nostri centri con enormi problemi organizzativi” ha aggiunto ribadendo che “la nostra posizione non è di chi vuole mettersi di traverso, nessuno di noi è contro il reddito di cittadinanza, però il caos che si creerebbe negli uffici con questa immissione di persone selezionate senza una procedura e senza un concorso non sarebbe una situazione sopportabile”. Grieco ha poi definito “inaccettabile” e anche “un po’ offensivo” l’emendamento al decreto che ha inserito la richiesta di “parere” delle regioni sull’assunzione dei navigator. “Ci vuole un’intesa o un accordo su un testo su cui si lavora insieme e che sia accettato da tutte le regioni”.

“Noi non chiediamo altro che il rispetto delle nostre prerogative e delle nostre competenze costituzionali” ha proseguito la rappresentante delle regioni “la contrattualizzazione di navigator presso i nostri centri senza una nostra intesa vede tutte le regioni in modo compatto assolutamente contrarie”. “Invece di riempire i centri per l’impiego di precari – ha riferito Grieco – abbiamo chiesto al Ministro che potessimo essere noi a fare subito i concorsi, così come prevede la Costituzione, e ad assumere a tempo determinato in una logica di stabilizzazione al termine dei due anni”.

“Chiediamo che l’emendamento sia cambiato in intesa” ha concluso “abbiamo bisogno poi di una norma per superare i vincoli assunzionali, una norma per le stabilizzazioni, qualcosa che ci permetta di scorrere le graduatorie e soprattutto una norma per semplificare le procedure assunzionali, altrimenti ci vogliono 6-8 mesi per fare un concorso. Così realisticamente in 3 mesi riusciremmo a rafforzare in modo tempestivo i centri. Poi servono coperture per spese di funzionamento che non ci sono”.

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