Ripristinato il ‘Regno di Sicilia’: “Dovete vivere come nel XVI secolo” | Confermato il decreto unico nella storia
Sicilia (Pexels) Ilfogliettone
In Sicilia si respira spesso un’aria di storia antica, soprattutto nei borghi dell’entroterra che conservano quel fascino.
Il Regno di Sicilia, con una storia millenaria, vide la sua fine formale con l’annessione al Regno d’Italia nel 1860-1861. L’ultimo re a regnare sul Regno delle Due Sicilie, di cui la Sicilia era parte integrante, fu Francesco II di Borbone. Il suo regno ebbe termine con l’arrivo delle truppe garibaldine e sabaude.
Oltre 160 anni fa, quindi, si concluse l’epoca dell’ultimo monarca a governare direttamente su questo territorio. Francesco II salì al trono nel 1859 e il suo regno fu breve, segnato dagli eventi che portarono all’Unità d’Italia. Dopo la sua deposizione, il Regno delle Due Sicilie cessò di esistere.
Durante il periodo del Regno di Sicilia, l’isola era amministrativamente suddivisa in diverse “valli”. Questa divisione risale al periodo della dominazione araba e persistette per diversi secoli. Le tre principali valli erano il Val di Mazara nella parte occidentale, il Val Demone nella parte nord-orientale e il Val di Noto nella parte sud-orientale.
Queste suddivisioni non erano solo geografiche, ma rappresentavano anche distretti amministrativi con specifiche funzioni e tradizioni. Solo in epoca successiva, con l’unificazione e l’introduzione di un sistema amministrativo più moderno, questa tripartizione venne superata con la creazione delle province.
Salto nella storia nei borghi siciliani
L’entroterra siciliano custodisce borghi dove il tempo pare essersi fermato a oltre mezzo millennio fa. Passeggiando tra le vie di questi paesi, si respira un’atmosfera d’altri tempi, palpabile nelle usanze quotidiane degli abitanti, nelle antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione e nelle vivaci feste popolari che scandiscono il calendario.
Un esempio è Gangi, arroccato sulle Madonie, dove le celebrazioni religiose conservano rituali secolari. Anche Sutera, con il suo caratteristico abitato aggrappato alla montagna, mantiene vive antiche pratiche agricole e artigianali. Queste comunità preservano gelosamente un patrimonio immateriale che affonda le radici in un passato lontano, offrendo uno spaccato autentico della Sicilia più profonda.
Roccavaldina, tutto come nel regno
Roccavaldina, un suggestivo borgo medievale incastonato tra le colline della provincia di Messina, rappresenta un tuffo nel passato. Si raggiunge percorrendo tortuose strade che si snodano nell’entroterra, offrendo panorami mozzafiato sulla costa tirrenica. Il cuore del paese è dominato dall’imponente Castello di Roccavaldina, una fortezza che testimonia secoli di storia e dominazione.
Passeggiando tra le strette vie e osservando le antiche case in pietra, non è raro sentire qualcuno affermare che a Roccavaldina il tempo si sia fermato al 1500. Questa sensazione è alimentata dall’atmosfera intatta del borgo, dalle tradizioni ancora vive e dalla maestosità del suo castello, custode di storie e leggende di un’epoca lontana.