Rivedere tasso mutuo, possiamo dimezzarlo

15 aprile 2014
“È tempo di fare una virtuosa inversione di rotta”. Lo afferma il capogruppo Ncd all’Ars, Nino D’Asero, dopo la seduta della commissione Bilancio a cui ha partecipato anche il nuovo assessore all’Economia, Roberto Agnello, imperniata sul nuovo mutuo che la Regione accenderebbe per saldare i debiti della Pubblica amministrazione e per far cassa.
“Aspettiamo una presa di posizione netta dell’assessorato e del governo – dice D’Asero –. Il mutuo non potrà pesare sul futuro dei siciliani. Occorrerà rivedere la politica del risparmio e tagliare, per esempio nei costi della burocrazia ma anche nei servizi: mi vengono in mente le spese esagerate per le discariche pubbliche che potrebbero esser di molto ridotte, fermo rimanendo l’aumento del beneficio alla popolazione e al territorio. A questo possiamo un nuovo rinegoziare delle spettanze statali alla nostra Regione. Ma basilare  – sottolinea D’Asero – è il ragionamento sul tasso del mutuo. La legge nazionale che ci consente di affrontare il miliardo di debito dice che il tasso di interesse deve essere equiparato all’ultima vendita dei Btp a cinque anni; ebbene nel febbraio scorso, l’ultima vendita ha prodotto un costo per lo Stato pari al 2,14 di interesse. E, allora, perché la Regione dovrebbe piuttosto pagarne il 4,8 per cento? Aspettiamo da Agnello risposte concrete su un argomento che al suo predecessore è costato le dimissioni”.
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