Rivoluzione in rete, Google dice addio alle password

Rivoluzione in rete, Google dice addio alle password
27 maggio 2016

Project Abacus, ovvero l’addio alle serie infinite di numeretti, ai codici alfanumerici e agli inevitabili mal di testa per tenere a mente tutte le password richieste dai diversi servizi attivi sugli smartphone. È questa l’ultima frontiera che Google si e ci promette di superare già entro la fine di quest’anno. App e servizi Android che si attivano, all’occorrenza, senza la necessità di digitare codici di autenticazione rimanendo allo stesso tempo sicuri e a prova di intrusi. Non solo giochi o app di quotidiano servizio nel mirino di Big G, quindi, ma anche servizi ‘sensibili’ come l’home banking solo per citarne uno ‘ultra delicato’. Una vera e propria rivoluzione che, a tappeto, riguarderà tutti i consumatori o meglio, e non sono pochi, tutti quelli dotati di uno smartphone Android.

Abacus sfrutterà, al fine di eliminare lo scomodo inserimento delle password, alcune caratteristiche insite nei devicegoogle e alcune peculiarità che sono proprie degli utenti. Usi e comportamenti che distinguono inequivocabilmente un utente dall’altro. I sensori degli smartphone, ad esempio, leggeranno e identificheranno gli utenti dalla velocità di scrittura sulla tastiera, dalla geolocalizzazione o dalla velocità di movimento. Gli utenti potranno sfruttare, per attivare le app, la propria voce, il riconoscimento facciale, il proprio ritmo cardiaco o la propria impronta digitale. Elementi fisici o comportamentali a prova di ‘falsari’. Non tutte le funzioni dello smartphone si attiveranno, comunque, allo stesso modo. Si lavora, infatti, anche ad un sistema di difficoltà crescenti a seconda della ‘sensibilità’ dell’app da attivare. Accedere ad un gioco, quindi, sarà più semplice e meno sofisticato che accedere al sistema di pagamento con carta di credito.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti