Ronzulli chiude il suo caso. Ma in FI cresce il malumore contro la capogruppo al Senato

Ronzulli chiude il suo caso. Ma in FI cresce il malumore contro la capogruppo al Senato
Licia Ronzulli
17 ottobre 2022

Ricucitori contro barricaderi. Meloniani versus amici di Ronzulli. Sono due le anime che in queste ore si fronteggiano dentro Forza Italia spaccata letteralmente a metà. Al punto che tre senatori potrebbero essere sul punto di lasciare, se lo scontro arrivasse alle estreme conseguenze. E intanto, con un lungo comunicato la senatrice “della discordia” Licia Ronzulli, di Forza Italia, tenta di archiviare polemiche e scontri a volte fratricidi al fine di segnare la svolta che potrebbe portare alla tregua tra Silvio Berlusconi e la premier in pectore Giorgia Meloni.

“Il ‘caso Ronzulli’ non è mai esistito. E comunque non esiste più…”. Il centrodestra affida direttamente alla senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, il compito di anticipare le conclusioni dell’accordo Meloni-Berlusconi. O per meglio dire Fratelli d’Italia-Forza Italia perché la frattura personale dirà solo il tempo come e quanto sarà superata, che ricuce la spaccatura parlamentare del centrodestra sull’elezione del numero due di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa a presidente del Senato senza i voti di Forza Italia e spiana la strada dell’incarico alla prima donna premier della storia Repubblica che verrà certificato nel pomeriggio di oggi a via della Scrofa a Roma, sede di Fdi, da faccia a faccia e stretta di mano a favore di fotografi e telecamere fra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.

Con Matteo Salvini appositamente rimasto a Roma nel fine settimana per sottolineare il suo ruolo di facilitatore e testimone dell’accordo che, numericamente almeno, apre da oggi le porte di palazzo Chigi a Giorgia Meloni. “Io – ha messo nero su bianco in una nota Ronzulli, braccio destro in Parlamento di Berlusconi e destinata ora a guidare il gruppo di Forza Italia al Senato se si avrà certezza dei numeri e del superamento della resistenza di quei senatori azzurri – Elisabetta Casellati e Claudio Lotito in testa- che non vogliono averla come capo e che meditano di iscriversi direttamente al gruppo di Fratelli d’Italia – sono figlia di un Carabiniere, mio padre ha servito il Paese nell’Arma per tanti anni e mi ha insegnato che servire la Patria è il primo dovere di ogni cittadino e prima di tutto di chi ha responsabilità pubbliche”.

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“L’Italia ha bisogno di avere un governo al più presto, con una squadra di alto profilo, sostenuta da una coalizione di centro-destra unita, coesa e compatta, così come si è presentata agli italiani e così come ci hanno chiesto gli italiani”. E “nella squadra di governo Forza Italia – ha affermato Ronzulli archiviando la possibilità di un disimpegno di Forza Italia dalla squadra targata Meloni- dovrà svolgere il ruolo importante, sul piano dei contenuti e degli assetti, che le è stato conferito dal consenso degli elettori”. “Nei prossimi giorni – è stato quindi l’annuncio finale di Ronzulli che chiude alla possibilità di una delegazione solitaria al Colle di Forza Italia, fatta circolare nei giorni scorsi da Arcore- il centrodestra si presenterà unito al Colle, per proporre al Presidente della Repubblica di conferire l’incarico all’onorevole Giorgia Meloni, che ha il diritto-dovere di guidare il paese per portarlo fuori dalla crisi”. “A dispetto delle ricostruzioni malevole – ha concluso Ronzulli- io ho sempre lavorato per questo, anche in occasione della votazione per il Presidente del Senato.
Continuerò a farlo, da Senatrice della Repubblica o in qualunque ruolo il Presidente Berlusconi ritenesse di indicarmi”.

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