Salvini: con Draghi condivisione e sensibilità comune

6 febbraio 2021

“È stato un confronto interessante e stimolante sui temi concreti, sull’idea di Italia che su diversi aspetti coincide. Siamo contenti che al centro ci sia stato il tema dello sviluppo, della crescita, dei cantieri, che è quello di cui ha bisogno l’Italia per ripartire”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. “Su sviluppo, cantieri, lavoro e imprese c’è una sensibilità comune, compatibilmente con la difesa dell’ambiente” ma “senza ideologia – ha aggiunto Salvini – noi non poniamo condizioni, leggiamo che altri partiti pongono condizioni e veti. Noi non abbiamo posto condizioni su persone, idee e movimenti. Il bene del Paese deve superare il bene di partiti e movimenti. È un momento in cui il bene del Paese deve superare l’interesse personale o partitico”.

Non abbiamo parlato di ministri o sottosegretari – ha aggiunto – La Lega non sarà per il ‘forse’: se saremo convinti sarà un sì convinto, se non ci saranno le condizioni il nostro sarà un giudizio diverso ma penso che stiamo dimostrando lealtà e serietà e il bene del Paese viene prima di interessi di partito o di coalizione”. “Non faccio – ha proseguito Salvini- ragionamenti di convenienza politica o partitica. Noi abbiamo una grande forza: la nostra libertà, non siamo costretti a dire sì o no a tutti i costi. Valutiamo quali sono le proposte. Abbiamo sentito l’inizio di un percorso interessante per il Paese, non dico sì o no: siamo all’inizio, dobbiamo tornare la prossima settimana per entrare nel merito”.

“Non abbiamo posto veti nei confronti di persone o di simboli, anzi ci spiace che qualcuno a sinistra dica: con la Lega no, con Salvini no –  ha detto ancora Salvini al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi -. È un momento in cui l’Italia viene prima di tutto e dell’interesse personale. Non abbiamo parlato di poltrone né di ministeri, è un esercizio che lasciamo agli altri. Abbiamo parlato di sostegno al turismo, all’agricoltura, di un’Europa che per noi deve mettere al centro anche la difesa dell’interesse nazionale, europeismo non significa svendere le nostre spiagge, le nostre aziende agricole, i nostri alberghi, si può e si deve stare in Europa difendendo l’interesse nazionale… Ci sono buone sensazioni” ha concluso.

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