Sanatoria edilizia, parlamento siciliano torna alla carica. Ed è polemica

Sanatoria edilizia, parlamento siciliano torna alla carica. Ed è polemica
26 luglio 2016

E’ battaglia all’Ars sull’ipotesi di nuova sanatoria. Il deputato del gruppo misto Mimmo Fazio, ha ripresentato oggi pomeriggio, a chiusura dei lavori d’Aula il contestatissimo emendamento al Testo unico per l’edilizia gia’ bocciato in commissione Territorio e Ambiente e su cui anche il governo aveva dato parere negativo: prevede una sorta di percorso di “riabilitazione” per le costruzioni realizzate entro la fascia dei 150 metri dalla battigia, cosa vietata espressamente dall’attuale normativa. “Chi chiama questa legge ‘sanatoria’ non ha capito nulla”, dice Fazio, difendendo la norma, “si vuole sanare un vulnus che ha lasciato la nostra normativa regionale in tanti anni di non mancata volonta’ nell’approvare nel merito una norma certa. Siamo costretti a ragionare sugli effetti di quella norma, la cui ratio era ed e’ condivisibile, ma dalla sua non corretta applicazione a causa di un perverso intreccio tra insipienza politica e cattiva amministrazione”. Il testo era stato bocciato in Commissione Ambiente con soli 5 deputati contro, mentre 4 avevano votato a favore e 3 si erano astenuti. “Se i protagonisti della vita amministrativa dei Comuni e della Regione di quegli anni, conclude Fazio, “avessero provveduto a dotare i Comuni in tempi ragionevoli dei piani regolatori, oggi non si discuterebbe del problema”. Si riparte il 2 agosto.

“Chiediamo ai parlamentari siciliani di far prevalere l’etica e la morale e di bocciare nuovamente questo ennesimo tentativo di sanare l’insanabile”, e’ intanto l’appello di Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente, “adesso il deputato Fazio ci riprova e in Aula, lo abbiamo gia’ constatato altre volte, la situazione potrebbe facilmente essere ribaltata. E’ ancora difficile fa capire che le sanatorie producono solo danni, oltre che a bruttezza. Occorre rompere definitivamente questa logica scellerata. Ma noi insistiamo e chiediamo ai parlamentari siciliani di far prevalere l’etica e la morale e di bocciare nuovamente questo ennesimo tentativo di sanare l’insanabile”. Chiede di non modificare il contenuto del testo l’assessore al Territorio e Ambiente Maurizio Croce: “E’ il recepimento di una norma edilizia dello Stato su cui eravamo in notevole ritardo”. Una norma tecnica “su cui eravamo in ritardo da 15 anni e che rimette a posto l’edilizia pubblica, privata e convenzionata. L’impalcatura delle concessioni edilizie cambia, come cambiano i termini delle concessioni. E’ previsto inoltre un archivio informatizzato di tutte le concessioni edilizie, un elemento fortemente migliorativo per la nostra regione”.

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