Il “sarcofago” di Chernobyl sigillato da uno scudo di acciaio

Il “sarcofago” di Chernobyl sigillato da uno scudo di acciaio
29 novembre 2016

Un gigantesco scudo di acciaio del valore di un miliardo e mezzo di euro ha completato la messa in sicurezza del “sarcofago” costruito in fretta e furia in sei mesi, sotto la spinta dell’emergenza, sopra il reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl a seguito della drammatica esplosione avvenuta nella notte del 26 aprile 1986, il peggiore disastro nucleare della Storia.

Il trasferimento sui binari dell’enorme struttura, costruita nel corso di quattro anni con il contributo di oltre 40 paesi, tra cui anche l’Italia, è stata un’impresa straordinaria dato che si tratta della struttura mobile su terra più grande mai costruita. Alto 108 metri, lungo 162, con un’arcata di 257 metri e un peso di 36 mila tonnellate, tre volte e mezzo quello della Tour Eiffel, lo scudo di acciaio sigillerà la centrale per i prossimi 100 anni. Lo scudo si prefigge diversi obbiettivi: proteggere il reattore dalle aggressioni climatiche, confinare ermeticamente le polveri radioattive, permettere il futuro smantellamento del sarcofago e delle strutture esplose e la rimozione e la bonifica delle 200 tonnellate di magma altamente radioattivo ancora sotto il sarcofago, ormai giunto alla fine delle sue capacità protettive.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Leggi anche:
Morte Regeni, 007 imputato partecipò alle indagini


Commenti