E’ scontro Massoneria-Antimafia: “Non daremo alcun nome”. “Sequestrare elenchi”

E’ scontro Massoneria-Antimafia: “Non daremo alcun nome”. “Sequestrare elenchi”
18 gennaio 2017

stefano-bisi-1-781681“Non daro’ gli elenchi degli iscritti al Grande Oriente d’Italia”. Il Gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi (foto)interrogato oggi da Rosi Bindi, continua a far muro. Nonostante la Commissione Antimafia da mesi chieda i nomi degli iscritti per chiarire i possibili intrecci tra Massoneria e Mafia. E ora? Fonti parlamentari della Commissione Antimafia prefigurano una possibile escalation dello scontro in atto. La Commissione Antimafia, avendo i i poteri dell’Autorita’ giudiziaria, puo’ disporre di chiedere alla Guardia di Finanza, come accade per ogni richiesta avanzata da una Procura della Repubblica, di sequestrare gli elenchi delle logge. Un’arma – viene confidato – che e’ sul tavolo gia’ da qualche settimana ma che entro fine mese – spiegano le stesse fonti – potrebbe essere ‘scongelata’.

EXIT STRATEGY La valutazione verra’ portata avanti in una prossima riunione dell’ufficio di presidenza e tocchera’ a Rosi Bindi tirare le somme sul ‘dossier’. Ma non si esclude affatto che – sottolinea anche un altro membro della Commissione Antimafia – lo strumento dell’invio della Gdf, gia’ messo in cantiere, possa concretizzarsi anche entro fine mese. La valutazione e’ politica innanzitutto, ma tecnicamente la legge, viene chiarito, lo prevede. In realta’ si sta cercando di evitare di arrivare a prolungare il braccio di ferro. L”exit strategy’ potrebbe essere una verifica sui nomi all’attenzione delle procure della Repubblica che stanno indagando sugli intrecci tra mafia e Massoneria. L’inchiesta riguarda soprattutto la Calabria e la Sicilia. Da mesi (la Commissione Antimafia si e’ anche recata piu’ volte a Trapani) si punta a chiarire per esempio per quale motivo a Castelvetrano, luogo dove e’ nato e cresciuto Matteo Messina Denaro, ci sia un numero cosi’ consistente di logge massoniche.

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IL COMPROMESSO Per questo motivo qualora si dovesse andare fino in fondo, in mancanza di una risposta da parte di Bisi (potrebbe essere anche ascoltato nuovamente dalla Commissione Antimafia) che in ogni caso non ha chiuso al ‘compromesso’ di una verifica su alcuni nomi, si partirebbe proprio dal sequestro degli elenchi delle logge di quelle due regioni. E anche di quelle logge ‘chiuse’, secondo quanto ha dichiarato oggi in Commissione Antimafia lo stesso Bisi. C’e’ chi all’interno della Commissione Antimafia non esclude neanche che la testimonianza di oggi possa essere trasferita alla procura di Roma e chi, invece, ritiene che il passaggio odierno sia comunque un passo avanti rispetto al passato.

CYBERSPIONAGGIO Molto critico per esempio e’ Claudio fava, vicepresidente della Commissione Antimafia: “E’ stupefacente – afferma – la mancanza di opinioni del Gran Maestro del Grande Oriente sul connubio tra mafia e ambienti massonici che per diverse procure della Repubblica sono fonte di investigazione e di forte preoccupazione”. “In Italia c’e’ ancora un grave pregiudizio contro la massoneria”, ha sostenuto Bisi che oggi ha spiegato come al Goi siano iscritti circa 23 mila appartenenti a 850 logge, ognuno dei quali paga circa 400-500 euro l’anno. Bisi ha escluso che ci siano attualmente parlamentari iscritti al Grande Oriente d’Italia e ha parlato anche della vicenda del cyberspionaggio: “Non ci eravamo accorti – ha sottolineato – delle attivita’ di hackeraggio o spionaggio di Occhionero, altrimenti lo avremmo ammonito ed espulso”.

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