Scossa sulle Regionali, Procura chiede processo per Oliverio e sindaco Cosenza

Scossa sulle Regionali, Procura chiede processo per Oliverio e sindaco Cosenza
Mario Oliverio
26 ottobre 2019

Processare il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, del Pd, ed il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, di Fi. E’ la richiesta che la Procura di Catanzaro ha rivolto al gip a conclusione dell’inchiesta “Passepartout” che ipotizza una serie di irregolarita’ in alcuni appalti a Cosenza, tra i quali quello della metropolitana leggera Cosenza-Rende e per la realizzazione del nuovo ospedale. Una richiesta giunta dopo l’avviso di conclusione indagini notificata nel maggio scorso e che riguarda complessivamente 20 persone, tra le quali, oltre a Oliverio e Occhiuto, anche l’ex assessore e consigliere regionale del Pd Nicola Adamo, il segretario regionale del Partito socialista italiano, Luigi Incarnato, oltre a dirigenti regionali, tecnici e imprenditori.

Secondo l’ipotesi accusatoria, alcuni degli imputati facevano parte di un’associazione a delinquere – l’accusa non riguarda Occhiuto e Incarnato – che, nei rispettivi ruoli politici, amministrativi, istituzionali ed imprenditoriali, si muoveva con lo scopo di orientare in proprio favore le attivita’ connesse alla opere pubbliche, e “commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione”. Di questa organizzazione, secondo l’accusa, Oliverio e Adamo erano i promotori. Accusa in parte ridimensionata dal gip che, nella fase delle indagini preliminari, esaminando una richiesta di sospensione dai pubblici uffici per altri indagati, nel maggio scorso aveva affermato che gli indagati sembrano agire in virtu’ di “una prassi generalmente accettata”, gestendo “in chiave opportunistica le dinamiche politiche” ma “manca la dimostrazione del fatto che abbiano agito in forza di un vincolo di natura associativa”.

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La Procura, comunque, va avanti per la propria strada ed ora sara’ un altro giudice, il 13 dicembre prossimo, a valutare le accuse e decidere se Oliverio, Occhiuto e tutti gli altri, dovranno andare a processo. La richiesta di rinvio a giudizio cade in una fase calda e delicata in vista delle prossime regionali in programma a breve ma la cui data non e’ stata ancora fissata. Oliverio (per il quale e’ stato chiesto il rinvio a giudizio anche per l’inchiesta Lande desolate) e Occhiuto, infatti, aspirano entrambi a candidarsi alla presidenza della Regione, ma in contrasto con alcune delle forze che li dovrebbero sostenere. Oliverio, addirittura, in contrasto col suo partito, il Pd, o almeno quello nazionale che punta a replicare in Calabria l’accordo con i 5 Stelle praticato in Umbria. Il governatore uscente conta su una larga fetta del partito calabrese, ma da Roma e’ giunta la doccia fredda della volonta’ di “superare” l’esperienza attuale. Anche Occhiuto – alle prese con altre due inchieste, una della Procura di Roma ed una di Cosenza – e’ in bilico. Proposto da Forza Italia gia’ mesi fa, ha subito lo stop di Matteo Salvini e la sua posizione non e’ ancora definita.

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