Sfida M5s-Lega su E-commerce, tracciabilità e prezzi uguali tutti

Sfida M5s-Lega su E-commerce, tracciabilità e prezzi uguali tutti
4 febbraio 2019

Stesso mercato, stesse regole. Lega e Movimento 5 stelle fanno sul serio: basta con i prezzi piu’ bassi nelle vendite online e lotta dura alla contraffazione in Internet. La sfida della maggioranza e’ quella di regolamentare in tempi brevi il mercato dell’E-commerce: il prodotto che viene posto in vendita sul web deve essere tracciato, bisogna – questo il principio – sapere dove arriva e dove viene confezionato, e non ci possono essere differenze, i prezzi di vendita devono essere uguali per tutti. Sul tavolo i giallo-verdi hanno gia’ messo a punto alcune idee. Proposte da inserire nella Pdl che da giovedi’ viaggera’ spedita in Commissione Attivita’ produttive della Camera sulle chiusure domenicali per gli esercizi commerciali. E che, viene riferito, saranno poi i pilastri di un intervento ad hoc del governo.

Nella maggioranza si assicura che il lavoro per regolare il mondo dell’E-Commerce si sta portando avanti in raccordo con l’esecutivo che tra l’altro, dovra’ battersi, in Europa per evitare che in alcuni Paesi le piattaforme di vendita piu’ famose al mondo (da Alibaba ad Amazon e E-Bay solo per fare alcuni esempi) possano godere di vantaggi a livello fiscale, vantaggi che poi si tramutano in prezzi piu’ bassi da offrire sul Web. Cosi’ – questo l’allarme – si distrugge il made in Italy e si rischia di alimentare – in settori per esempio come l’abbigliamento e la cosmesi – il mercato della contraffazione. “Spesso questi siti – denunciano sia nella Lega che nel Movimento 5 stelle – sono collegati a societa’ fittizie all’estero che usufruiscono di agevolazioni sull’Iva al contrario delle imprese italiane”. L’obiettivo non e’ quello – spiegano ancora nella maggioranza – di frenare la corsa dell’E-commerce, ma solo di varare regole per tutti.

Leggi anche:
Autogol Lega su Autonomia, assente manda sotto maggioranza. E' caos

Oltre alla battaglia da condurre nell’Unione europea sul piano fiscale, si punta a tracciare le merci che vengono vendute in Internet. Tramite la piattaforma Blockchain, con un sistema di algoritmi con il quale mappare tutti i siti di vendita online. Un altro obiettivo e’ quello di intervenire sulle catene di distribuzione e sui magazzini di cui le piattaforme online si servono sul territorio italiano. Il tutto per proteggere il Made in Italy, salvaguardare le imprese italiane e i consumatori. E creare una piattaforma unica sul Web proprio del Made in Italy. Si agira’ poi anche quando si avviera’ nell’Aula della Camera dei deputati la discussione sulla Web tax. Lega e M5s non nascondono la difficolta’ di un intervento ad hoc a livello normativo, il rischio e’ quello di andare incontro a misure anti-costituzionali e ad uno stop dell’Unione europea. “Ma la volonta’ – spiega per esempio il pentastellato De Toma – e’ di andare fino in fondo”.

Affinche’ l’E-Commerce sia un vantaggio anche per i piccoli negozi e non un danno. Sulla stessa lunghezza d’onda la Lega che, tra l’altro, con il deputato Belotti, ha presentato alla Camera una proposta di legge per porre una stretta alla “svendita” e agli “sconti” sui libri sulle piattaforme tipo Amazon. Un sostegno ai piccoli librai e alle librerie indipendenti messe in ginocchio “dalla concorrenza delle grandi catene e degli store online, che vendono i libri notevolmente scontati”.

“Le grandi societa’ che distribuiscono libri nelle proprie catene possono – si osserva nella proposta di legge – beneficare di utili del 90% sui libri che vendono e non del 30% come le piccole librerie e quindi possono permettersi di applicare gli sconti”. Per questo motivo il partito di via Bellerio propone di modificare la legge Levi (dal nome del presidente della Associazione Italiana Editori) del 2011 e ridurre non piu’ al 15% ma al 5% il tetto massimo per gli sconti. E’ una stretta per i siti che vendono i libri online, sul modello di quanto accaduto in Francia. Inoltre si introduce il divieto “di effettuare svendite di libri a catalogo” e si affida “alle autorita’ preposte, quali la Polizia postale e la Guardia di finanza” il controllo delle vendite online.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti