“Una storia senza nome” con Gassmann-Ramazzotti fra misteri e commedia

11 settembre 2018

Ha partecipato fuori concorso nell’ultimo giorno della Mostra del cinema di Venezia, “Una storia senza nome” di Roberto Andò e il 20 settembre il film arriverà nelle sale italiane. Con Micaela Ramazzotti, segretaria di un produttore cinematografico che scrive in incognito per lo sceneggiatore Alessandro Gassmann. Un giorno riceve la trama di un film dal poliziotto in pensione Renato Carpentieri: quella “storia senza nome” racconta il misterioso furto, avvenuto a Palermo nel 1969, della Natività di Caravaggio. Nella realtà il pentito Francesco Marino Mannoia ha rivelato che quello era stato il primo furto su commissione eseguito dalla mafia.

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Il regista spiega: “E’ un film che parte da questo furto che ancora oggi è nella top list dei crimini non risolti, per tutte le grandi agenzie investigative, tipo l’FBI, e mi colpisce molto perché è avvenuto nella mia città. Fin dall’inizio questo quadro, per ragioni che sono tipicamente siciliane, è entrato nell’occhio della manipolazione. I pentiti hanno capito che era una merce di baratto con i magistrati, e hanno cominciato ad inventare”. Il film è un thriller ma ha il tono di una commedia, ed è anche un omaggio al cinema. Secondo Gassmann: “Qui Roberto Andò lo fa passando attraverso i generi, lo fa aggiungendo anche una storia d’amore, delle storie d’amore, aggiungendo la commedia, citazioni cinematografiche, la finzione, il film nel film, frasi di film famosi. E’ un film sorprendente sotto questo punto di vista”.

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