Trump, sviluppo colonie israeliane “non positivo per la pace”. Oggi incontro con premier giapponese e week end in Florida

Trump, sviluppo colonie israeliane “non positivo per la pace”. Oggi incontro con premier giapponese e week end in Florida
10 febbraio 2017

Lo sviluppo delle colonie israeliane in Cisgiordania “non è positivo per la pace”: lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un’intervista rilasciata al quotidiano israeliano Isreal Hayom. Trump si è definito come “non qualcuno che creda che lo sviluppo delle colonie sia positivo per la pace”. Tuttavia Trump ha invece confermato di star valutando “molto seriamente” il trasferimento dell’ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme, definendo la questione “una decisione non facile”. Intanto. dopo la visita lampo alla Trump Tower quando Donald Trump aveva appena vinto le elezioni, oggi il premier giapponese Shinzo Abe sarà alla Casa Bianca per il primo incontro ufficiale con il presidente americano. Una faccia a faccia molto atteso, soprattutto per capire in che modo Stati Uniti e Giappone ridisegneranno la loro alleanza, commerciale e strategica, visto che il trattato di libero scambio del Pacifico voluto da Barack Obama, la Trans Pacific Partnership, è ormai un ricordo del passato.

ASSE WASHINGTON-TOKYO Trump vuole usare la visita di oggi per rassicurare Abe e il Giappone che l’asse Washington-Tokyo continua a essere solido e che il Paese è il principale interlocutore della sua amministrazione in Asia. Il presidente americano dovrebbe inoltre sottolineare l’importanza dell’alleanza soprattutto dal punto di vista della sicurezza e della crescita nella regione, due punti fondamentali della politica estera di Trump. Questo perché Trump nel corso della campagna elettorale aveva sostenuto la necessità di cambiare strada in Asia, riducendo al minimo la presenza militare degli Stati Uniti, suggerendo che Giappone e Corea del Sud avrebbero dovuto dotarsi della bomba atomica per contrastare le mire espansionistiche della Cina e della Corea del Nord. L’incontro di oggi dovrebbe riportare fiducia tra i cittadini giapponesi: un sondaggio pubblicato di recente da Kyodo News mostra come l’84% dei giapponesi credono che Trump farà aumentare l’instabilità globale.

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VIAGGIO GIAPPONE Da un punto di vista economico l’interesse è ancora più alto: gli Stati Uniti sono infatti per il Giappone il principale importatore di prodotti e allo stesso tempo il garante della sicurezza. Ci sono infatti 50.000 militari americani nel Paese. La visita di Abe segue il viaggio in Giappone del segretario della Difesa Usa, Jim Mattis, con la quale Trump aveva già rassicurato il Paese sulle reali intenzioni di Washington: un partner fondamentale per controllare la Cina da vicino e controbilanciare i tentativi militari della Corea del Nord. Infine Abe oggi cercherà di spiegare a Trump perché il Giappone è strategico per gli Stati Uniti anche dal punto di vista commerciale. Su questo tema il presidente Usa aveva ripreso Tokyo per pratiche commerciali scorrette: 60 miliardi di deficit commerciale e manipolazione della moneta per aumentare le esportazioni. Dopo l’incontro alla Casa Bianca, i due si trasferiranno nella residenza di Trump di Mar-a-lago, in Florida, dove il presidente americano dovrebbe passare i suoi fine settimana lontano da Washington. Abe sarà “ospite” di Trump che ha sottolineato il fatto che si tratta di “un regalo personale”, a spese del presidente.

 

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