Turismo internazionale, crollo dell’80% nel 2020

7 maggio 2020

Nel 2020 ci sarà un crollo dell’80% del turismo internazionale, a causa della pandemia da Covid-19. Nel primo trimestre si registra già un calo del 22% degli arrivi di turisti internazionali. Sono i dati forniti dall’Organizzazione mondiale del turismo, che teme un crollo per l’intero anno tra il 60% e l’80% rispetto al 2019. “Questa è di gran lunga la crisi più grave che il turismo internazionale ha dovuto affrontare dall’inizio delle indagini” nel 1950, ha affermato l’agenzia delle Nazioni Unite impegnata nel settore turistico.

In particolare, sono fortemente diminuiti gli arrivi nel mese di marzo, quando si è registrato un crollo del 57% a seguito dell’inizio della pandemia e del lockdown imposto dai singoli paesi per rallentare il contagio. Una perdita di 67 milioni di arrivi internazionali e di circa 80 miliardi di dollari di entrate (esportazioni dal turismo). Sebbene l’Asia e il Pacifico abbiano subito il maggiore impatto in termini relativi e assoluti (-33 milioni di arrivi), quello in Europa, anche se con percentuali inferiori, è stato molto pesante, con -22 milioni di arrivi. Gli esperti in America sono i meno ottimisti e i meno propensi a credere nel recupero già entro la fine del 2020, mentre in Europa e in Asia le prospettive sono contrastanti, con metà degli esperti che prevedono di recuperare già entro quest’anno. Secondo l’agenzia Onu, comunque, nel 2021 la domanda interna dovrebbe recuperare più rapidamente della domanda internazionale.

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