Rapporti Ue-Cina, von der Leyen: sarà uno dei temi chiave del G7 venerdì

Rapporti Ue-Cina, von der Leyen: sarà uno dei temi chiave del G7 venerdì
Ursula von der Leyen
15 maggio 2023

Le relazioni con la Cina saranno un tema chiave nelle discussioni che i vertici dell’Ue e degli Stati membri avranno durante il quarto vertice dei capi di Stato e di governo dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa, che si tiene domani e mercoledì a Reykjavik, e poi nel summit del G7 a Hiroshima, venerdì e sabato, e nel vertice Ue-Corea del Sud, lunedì 22 maggio. Lo ha annunciato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in una conferenza stampa oggi a Bruxelles. Dopo la conferma del sostegno all’Ucraina contro l’aggressione russa, “il secondo tema chiave di questa sequenza di vertici e incontri sarà quello su come gestire il rapporto con una Cina che cambia. Sebbene ognuno di noi abbia relazioni indipendenti con la Cina, sono fiduciosa che i leader del G7 convergeranno su una serie di principi fondamentali condivisi”, ha detto von der Leyen.

“Cerchiamo – ha indicato la presidente della Commissione, ribadendo concetti già espressi nelle scorse settimane – un approccio poliedrico alle nostre relazioni economiche con la Cina. È caratterizzato dal ‘de-risking’ (la riduzione dei rischi economici, ndr) e non dal ‘disaccoppiamento’ (la rottura delle relazioni, ndr). Allo stesso tempo, cercheremo di cooperare con la Cina su questioni di interesse globale come il cambiamento climatico. Certo, siamo in competizione. Ciò significa che dobbiamo rafforzare la nostra vitalità economica. Ridurremo le dipendenze strategiche. E restiamo uniti come partner sulle principali sfide della politica estera e della sicurezza”. “Ciò significa – ha aggiunto – che continueremo a chiedere alla Cina di astenersi dal sostenere la guerra della Russia”; che “riaffermeremo il nostro fermo impegno per la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan”, e che “ci opponiamo collettivamente a qualsiasi cambiamento unilaterale dello status quo” dell’Isola, “in particolare se con la forza”.

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Von der Leyen ha poi confermato le intenzioni della Commissione di introdurre un nuovo dispositivo per vietare le esportazioni verso la Cina di alcune tecnologie (o degli investimenti in quei settori) che possono essere usate per la sicurezza e la difesa. “Proteggeremo un ristretto insieme di tecnologie avanzate che sappiamo che determineranno il vantaggio militare della prossima generazione”. “Come è noto – ha proseguito -, stiamo attualmente riflettendo sull’aggiornamento dei nostri strumenti, ad esempio sullo screening degli investimenti in uscita o sui controlli avanzati delle esportazioni. Il Giappone (che ha la presidenza di turno del G7, ndr) è già all’avanguardia in questo settore. Ha quindi fatto della sicurezza economica un tema centrale delle discussioni del nostro summit del G7”.

La presidente della Commissione ha quindi citato i tentativi di coercizione economica da parte di Pechino, tanto più allarmanti quando si pensa a quanto l’Ue dipende dalla Cina per le sue catene del valore. “Abbiamo assistito a tentativi di coercizione economica, per esempio della Cina contro la Lituania” in reazione a un rafforzamento delle relazioni del paese baltico con Taiwan. “Abbiamo visto pratiche simili – ha ricordato – nei confronti del Giappone e dell’Australia. Siamo più vulnerabili alla coercizione, in generale, dove si accumulano le dipendenze. Ecco perché stiamo agendo per migliorare la nostra resilienza. Ad esempio, dobbiamo ridurre la nostra dipendenza dalle materie prime, e per questo abbiamo presentato una proposta legislativa sulle materie prime critiche. E su tutto questo – ha concluso von der Leyen – la Commissione presenterà a giugno una strategia di sicurezza economica”.

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