Ultimi giorni di quarantena in Florida per l’astronauta Walter Villadei

Ultimi giorni di quarantena in Florida per l’astronauta Walter Villadei
Walter Villadei
12 gennaio 2024

Mancano pochi giorni al lancio della missione Voluntas della Difesa italiana con la quale il Colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei volerà per 2 settimene sulla Stazione Spaziale Internazionale, nell’ambito della missione commerciale Ax-3 della compagnia privata americana Axiom Space. La partenza da Cape Canaveral della navetta Crew Dragon di Space X è prevista nella serata del 17 gennaio; a bordo anche un passeggero speciale, presentato al resto dell’equipaggio dal comandante Michael Lopez-Alégria.

“Questa mascotte si chiama Gigi – ha spiegato Villadei – e in realtà gli ho fatto notare che per noi è un nome maschile ma lui mi ha detto: no, questa è comunque un’orsetta. In realtà questa Gigi viene dal fatto che questo oggetto è il nostro G-indicator quindi è l’oggetto che tradizionalmente così come sulla Sojuz si porta a bordo e da subito, fluttuando, dà l’idea del raggiungimento della microgravità”. Villadei è stato raggiunto online da askanews in Florida, dove sta trascorrendo gli ultimi giorni di quarantena prima del lancio. 

“L’equipaggio in queste due settimane innanzitutto è un po’ in una bolla di protezione – ha spiegato l’astronauta – in un ambiente controllato che può interagire solamente con poche persone che stanno trascorrendo con noi questa quarantena che è personale medico e personale di supporto. Come la viviamo? La viviamo preparandoci con giornate che sono estremamente intense con sveglia abbastanza presto la mattina, intorno alle 7, dopodiché ci sono una sequenza di attività che vanno dall’allenamento anche fisico per arrivare pronti non stanchi ma a carichi di energie per il giorno del lancio; ripassiamo le procedure, stiamo approfondendo quelle relative agli esperimenti che continuano ad essere gradualmente in via di perfezionamento, monitoriamo quelle che sono le fasi di integrazione della navetta con il lanciatore e abbiamo tutta una serie di briefing; e poi interagiamo con il mondo circostante per raccontare quello che l’equipaggio sta facendo e condividerlo con il mondo esterno”.

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La famiglia è un supporto fondamentale

“La famiglia è un supporto fondamentale, straordinario – ha aggiunto – porterò alcune cose della mia famiglia, non molte perché gli spazi sono limitati ma porterò delle foto che raccontano un pochino la storia della nostra famiglia da quando le nostre figlie erano piccole, porterò il mio anello nuziale e porterò poi alcune altre cose a cui tengo particolarmente, un piccolo oggetto che non è un orsacchiotto ma un oggetto con il quale le mie figlie erano solite giocare e addormentarsi quando erano piccole. E, sempre parlando di famiglia ma un po’ più allargata, porterò il mio gagliardetto d’Accademia il gagliardetto del corso d’Accademia il “Pegaso”, e questo è perché l’Aeronautica è una famiglia, il nostro corso d’accademia è una famiglia allargata; ragazzi che a 18 anni decidono di intraprendere questo percorso e che per anni continuano a vivere insieme, ancora oggi ci scambiamo messaggi quotidianamente e questa è un’altra parte fondamentale della famiglia”.

“Il presidente del Consiglio – ha concluso l’astronauta – ha speso delle parole molto belle per questa missione, identificandola come un passaggio fondamentale per l’Italia, per continuare a mantenere quel ruolo di primo piano, di apripista che ha sempre avuto in questi ultimi sessant’anni e quindi devo dire che questo tricolore è la cosa più cara che porto ed è la bandiera, il simbolo che ci rappresenta tutti quanti e che porterò a bordo e riporterò con grande piacere e un grande senso di onore e gratitudine a terra per riconsegnarla alle istituzioni”.

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