Università di Padova, 22 scienziati ritornano a lavorare in Italia

Università di Padova, 22 scienziati ritornano a lavorare in Italia
29 ottobre 2016

Tra di loro c’è chi studia le nuove terapie per il Parkinson, chi la fisica della materia, altri la psicologia generale, oppure i campi elettromagnetici. Hanno però un elemento in comune: sono giovani (media 42 anni), e sono bravi, contesi dalle migliori Università del mondo. Ma sono tornati, o giunti per la prima volta, in Italia. E’ il ritratto dei ricercatori e docenti protagonisti dell’operazione di “brain gain“, l’esatto opposto dell’abusata ‘fuga dei cervelli’, salutati all’Università di Padova dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. Fanno parte del gruppo professori associati come Piero Giubilato (Fisica sperimentale), Gabriella Pinzari, (Fisica matematica), Giovanni Volpe (Fisica della materia), e ricercatori nelle più diverse aree scientifiche e culturali. Assieme agli scienziati italiani hanno voluto scommettere sulla ricerca nel nostro paese anche docenti stranieri, NuriaMach, Franck Anicet Ditenggou, Jannis V. Pathanasiou. Completano l’elenco Stefano Corni, Simone Montangero, Elisa Bernardini, Domenico de Ceglia, Elena Ziviani, Andrea Alimonti, Mario Liotti, Marco Narici, PetraRitter, Lucia Nicola, Angelo Simone, Bernardo Innocenti, Livia Sorrentino, Francesco Rossi, Antonino Milone, Matteo Millan.

Sono stati tutti chiamati a lavorare all’Università di Padova con una proposta di chiamata diretta, inviata nelle scorse settimane al Ministero dell’Università e della ricerca. Dieci sono vincitori di finanziamenti ERC (European Research Council), e di questi otto lavoravano finora in università estere; altri 12 sono professori a diversi livelli di carriera (3 ricercatori, 6 associati e 3 ordinari), provenienti da prestigiose istituzioni straniere in Germania (4), Francia (2), Belgio (2), Usa (1), Canada (1), UK (1), Bulgaria (1). Tre ricercatori hanno già fatto il loro debutto all’ateneo patavino lo scorso 4 ottobre, durante la giornata dedicata al benvenuto delle nuove matricole. Il numero di professori che, con questa operazione, rientrano o si trasferiscono a Padova dall’estero corrisponde quindi all’1% dell’intero personale.

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