Il Vaticano ricorda che il Papa non intende abolire il celibato

13 gennaio 2020

Il Vaticano ricorda che Papa Francesco non ha intenzione di abolire il celibato obbligatorio del clero, in un articolo su Vatican News a commento del libro sul tema del Papa emerito Benedetto XVI con il cardinale Robert Sarah, disciplina ecclesiastica che, peraltro, “non è e non è mai stato un dogma”. Dall’anticipazione del libro “fornita da Le Figaro”, scrive il direttore editoriale vaticano Andrea Tornielli, “si apprende che gli autori entrano con i loro interventi nel dibattito sul celibato e sulla possibilità di ordinare preti uomini sposati”. Il Sinodo sull’Amazzonia dell’ottobre scorso ha “dibattuto” il tema e “ci sono stati vescovi che hanno chiesto la possibilità di ordinare sacerdoti diaconi permanenti sposati”, ricorda Vatican News, che puntualizza: “Colpisce però che il 26 ottobre, nel suo discorso conclusivo il Papa, dopo aver seguito in aula tutte le fasi degli interventi e della discussione, non abbia menzionato in alcun modo il tema dell’ordinazione di uomini sposati, neanche di sfuggita”, ed è “significativo” anche il fatto che “Francesco, ringraziando i media, in quella stessa occasione abbia chiesto loro, nel diffondere il documento finale, di soffermarsi soprattutto sulle diagnosi, ‘che è la parte dove davvero il Sinodo si è espresso meglio’: la diagnosi culturale, la diagnosi sociale, la diagnosi pastorale e la diagnosi ecologica.

Il Papa invitava a non cadere nel pericolo di soffermarsi ‘sul vedere che cosa hanno deciso in quella questione disciplinare, che cosa hanno deciso in quell’altra, quale partito ha vinto e quale ha perso'”. Il celibato sacerdotale, ricorda ancora Tornielli, “non è e non è mai stato un dogma. Si tratta di una disciplina ecclesiastica della Chiesa latina che rappresenta un dono prezioso, definito in questo modo da tutti gli ultimi Pontefici. La Chiesa cattolica di rito orientale prevede la possibilità di ordinare sacerdoti uomini sposati ed eccezioni sono state ammesse anche per la Chiesa latina proprio da Benedetto XVI nella Costituzione apostolica ‘Anglicanorum coetibus’ dedicata agli anglicani che chiedono la comunione con la Chiesa cattolica, dove si prevede ‘di ammettere caso per caso all’Ordine Sacro del presbiterato anche uomini coniugati, secondo i criteri oggettivi approvati dalla Santa Sede’”. L’editorale di Vatican News, infine, ricorda che “sull’argomento si è espresso più volte anche Papa Francesco, che ancora cardinale, nel libro conversazione con il rabbino Abraham Skorka, aveva spiegato di essere favorevole al mantenimento del celibato ‘con tutti i pro e i contro che comporta, perché sono dieci secoli di esperienze positive più che di errori.

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La tradizione ha un peso e una validità’. Lo scorso gennaio, nel dialogo con i giornalisti sul volo di ritorno da Panama, il Papa aveva ricordato che nella Chiesa cattolica orientale era possibile l’opzione celibataria o matrimoniale prima del diaconato, ma aveva aggiunto, a proposito della Chiesa latina: ‘Mi viene in mente quella frase di San Paolo VI: ‘Preferisco dare la vita prima di cambiare la legge del celibato’. Mi è venuta in mente e voglio dirla, perché è una frase coraggiosa, in un momento più difficile di questo, 1968/1970. Personalmente, penso che il celibato sia un dono per la Chiesa. Io non sono d’accordo di permettere il celibato opzionale, no’. Nella sua risposta aveva anche parlato della discussione tra i teologi circa la possibilità di concedere deroghe per alcune regioni sperdute, come le isole del Pacifico, precisando però che ‘non c’è decisione mia. La mia decisione è: celibato opzionale prima del diaconato, no. E’ una cosa mia, personale, io non lo farò, questo rimane chiaro. Sono uno ‘chiuso’? Forse. Ma non mi sento di mettermi davanti a Dio con questa decisione”. askanews

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